Berlusconi torna a parlare della situazione economica, e gli italiani tornano a fare gli scongiuri.
«La crisi non è così drammatica come tutti pensano. Il -2% che l’Europa indica per l’Italia nel 2009 significa che torniamo indietro di due anni e due anni fa non mi sembra che stavamo così male». Secondo Berlusconi si tratterà di superare «un momento di riflessione in un’epoca consumistica: non penso che possa essere drammatico». Il futuro dell’economia, aggiunge, «sta nelle nostre mani. Bisogna avere paura soltanto di aver troppa paura».(La Stampa, 20.1.2009)
Non si capisce da dove arrivi tanto ottimismo, leggendo altre fonti, ad esempio il Corriere di oggi: Crollano a novembre gli ordinativi dell'industria italiana. Il calo rispetto a novembre 2007 è stato del 26,2% (-26% sul mercato interno e -26,5% su quello estero). Rispetto ad ottobre 2008 la contrazione è stata invece del 6,3% (-5,6% sul mercato nazionale e -7,5% su quello estero). Lo comunica l'Istat. Male anche il fatturato dell'industria italiana che a novembre 2008 è diminuito del 13,9% rispetto allo stesso mese del 2007 e del 3,9% rispetto ad ottobre 2008. L'Istat precisa che il calo annuale deriva da una contrazione del 13,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero. I cali tendenziali rilevati a novembre per il fatturato e gli ordinativi dell'industria italiana sono i peggiori dal gennaio del '91.
Di nuovo, ecco la contrapposizione tra i dati ufficiali e rigorosi degli Istituti italiani e internazionali preposti a fornire dati ufficiali riguardo le condizioni e le prospettive dell'economia, ed il nostro premier che al solito ci propone un panorama roseo e privo di preoccupazioni.
Io gli suggerirei di lanciare un nuovo slogan: Italiani, siete tutti ricchi! Sottotitolo: non preoccupatevi del futuro, finchè ci sarò io! Già, perchè non appena lui non ci sarà più dovremo cominciare davvero a raccattare i cocci per rimettere insieme ciò che resta della nostra imprenditorialità. L'esempio di CAI è evidente: ha dato la polpa a pochi, ha dato la buccia agli italiani, e che razza di buccia! Quasi tre miliardi di debiti nella bad company, ovvero il marcio va al nostro Ministero del Tesoro. E già si affacciano le voci sul sistema pensionistico...
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