Scuole chiuse a Busto Arsizio. E non per un giorno, per ben tre giorni, fino al 10 gennaio compreso; a meno che non cambi la situazione (così dice l'ordinanza di ieri del Sindaco Farioli ).
Una decisione strana da più punti di vista: primo perchè adottata mentre già la nevicata si era trasformata in pioggia (e se non ci si credeva, bastava guardare le previsioni del tempo); poi, perchè non tiene conto di alcuni disagi che vengono a crearsi nelle famiglie causa questo cambio repentino di programmazione. Genitori e nonni, oltre che parenti e conoscenti, che in fretta e in furia si sono dovuti attrezzare per lasciare una custodia ai figli.
Oggi le strade sono praticabili, almeno le principali vie, e se non lo erano ieri questo era dovuto alla parsimonia con cui è stato dosato l'intervento di smaltimento neve.
Infine, una cattiveria di fonte comunale: pare che costi di più far ripartire le caldaie, dopo questo lungo periodo di inattività che dura dal 21 dicembre, che aspettare lunedì. In effetti, Busto è l'unico comune della zona ad aver già preso una decisione sulla chiusura fino a lunedì (sempre rivedibile, come da ordinanza...).
Sarebbe però desolante scoprire che davvero si rinunci alle lezioni scolastiche per risparmiare sul riscaldamento, cammuffando l'evento come un problema di sicurezza...
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