Alessandro Berteotti

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mercoledì 29 aprile 2020

Della scempiaggine umana

Mi voglio appuntare, in questa memoria del tempo che passa, qualcosa su alcune categorie di persone che sono apparse di recente nel panorama mondiale venutosi a creare con l'avvento del Coronavirus, Sì, sempre lui. Ma d'altra parte, non ci sono molti argomenti di cui parlare, oggi.
Dunque, la prima categoria che mi voglio segnare è quella dei complottisti. Ovvero quelle persone che credono, pensano e sostengono che questo virus sia dovuto ad un piano preciso di non si sa bene quale organizzazione segreta internazionale. A nulla valgono le rassicurazioni di eminenti virologi che ne hanno già certificato la provenienza naturale. Certo, una responsabilità umana in tutto questo c'è, ed è dovuta all'invasione delle attività umane in aree naturali incontaminate abitate da animali selvatici, che vengono catturati e quindi mangiati dalla popolazione cinese. Animali che noi occidentali non ci sogneremmo mai né di allevare, né di mangiare, ma che per queste persone sono addirittura prelibatezze. 
I complottisti, che forse hanno visto troppi film di 007, immaginano che i virus siano prodotti in laboratorio per sterminare la popolazione mondiale. Ma questo presuppone anche l'esistenza di un antidoto: nessuno lancerebbe una simile iniziativa per poi restarne vittima, quindi ci dovrebbero essere laboratori che ne hanno elaborato la produzione su vasta scala, fosse anche che si volessero salvare solo poche migliaia di persone... ma qui davvero servirebbe la penna di Jan Fleming. Si potrebbero costruire centinaia di scenari di fantasia partendo da queste supposizioni, ma gli attuali livelli di intelligence dei vari Paesi non sarebbero ignari e immobili, se questo fosse vero. D'altra parte, tanto per lasciare uno spiraglio a questi complottisti, nemmeno verrebbero a dircelo dalle pagine di qualche quotidiano.
La seconda categoria è quella dei negazionisti, simile ai complottisti, ma più pericolosa, perché più credibile, più accettabile e meno frivola rispetto alle fantastiche teorie dei complottisti.
Queste persone negano che il virus esista, ma credono che tutta l'informazione sul virus sia solo una grande truffa per poter distruggere il sistema democratico e passare a qualche forma di dittatura. Il fatto di dover restare a casa, non muoversi se non per gravi e giustificati motivi, le sanzioni che accompagnano queste imposizioni in caso di mancato rispetto, fanno sì che questi fattori siano considerati parte del complotto, per "abituarci" a stare sottomessi. Queste persone le assimilo ai terrapiattisti, ma mentre questi sono facili da sbugiardare, basta guardare il Sole o la Luna o le foto dallo spazio, per i negazionisti è più difficile. Appartengono a quella categoria di persone che se raccontate qualsiasi cosa vi dicono "non è vero" e se ne vanno, senza darvi possibilità di replica o spiegazione. E qualche anima semplice che legge Facebook nella speranza di avere una nuova rivelazione può restare affascinata da queste teorie, non giustificate e prive di ogni fondamento sia scientifico che logico.
Anche se apparentemente innocue e ingenue, queste categorie di persone possono essere nefaste per coloro che hanno un carattere debole o hanno motivi di rancore verso la società, contro l'autorità, contro il Governo qualsiasi sia, contro la giustizia. 
E qui si arriva ad un altro fatto grave, secondo me: la tanto agognata unità di intenti da parte delle persone che hanno responsabilità a qualsiasi livello diventa un "purché si faccia come dico io" nella parte attuativa. Non funziona così. La politica è l'arte della mediazione, però ci sono momenti in cui la mediazione richiederebbe troppo tempo per la presa di decisioni vitali. Ma è difficile accettare queste cose, se tolgono visibilità all'azione di chi è escluso o ai margini, parlando di politica. E su questo versante i complottisti e i negazionisti trovano terreno fertile.

lunedì 20 aprile 2020

OMS e Coronavirus

L'ultima cosa che ci saremmo augurati all'inizio di questo pasticciaccio brutto del Coronavirus era che chi doveva guidare la guerra contro questo scellerato virus non avesse chiaro cosa fare e come agire, dal punto di vista soprattutto medico e scientifico. Illusi.
Ciò che apprendiamo in queste ore è che chi ci doveva garantire il controllo delle operazioni, ovvero l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in realtà abbia agito quasi esclusivamente dal punto di vista politico. La commistione tra il Presidente dell'OMS e la Cina hanno permesso a quest'ultima di fare pressioni (almeno) per diffondere informazioni taroccate riguardo il virus e le azioni per contrastarlo. Questo perchè il presidente OMS è Etiope e la Cina è il primo partner commerciale dell'Etiopia e ne ha favorito l'elezione, insieme agli USA.
Seguendo la ricostruzione fatta da Petrolio (RaiDue, sabato 18 aprile 2020 ore 21.10), appare che la scoperta del virus ufficiale in Cina risalga al 27 dicembre 2019, che fino al 10 gennaio non ne sia stata data informazione, che la prima nota diceva che il virus non si trasmette da uomo a uomo; poi a fine gennaio si è evidenziato che non era così e allora la seconda indicazione devastante: fare i test solo ai sintomatici, indicazione rimasta valida fino a pochi giorni fa, quando il Presidente ha formulato al famosa affermazione: "Test, test, test". Manco fosse un generale dell'Impero Romano.
Tutte queste contraddizioni, questi refusi, queste ignobili speculazioni a sfondo economico e finanziario hanno portato a decine di migliaia di morti ed enormi danni per l'economia mondiale reale.
I nostri politici e non solo si sono accapigliati per settimane su queste indicazioni fasulle. Esse hanno reso poco credibile il loro lavoro e loro stessi, ma hanno anche causato danni ancora da calcolare. Ci troveremo presto, appena avremo finito di contare i morti, di fronte alla più grande crisi economica e finanziaria dell'era moderna. E l'Italia, purtroppo, è in prima fila per beccarsi l'onda dello tsunami in arrivo. Grazie, OMS. Ma dietro a tutto ciò vedo anche una lezione che dovremo imparare: continuando a creare organizzazioni scientifiche governate a livello politico e non manageriale, non solo butteremmo soldi dalla finestra (ma minaccia di Trump di togliere i fondi all'OMS potrebbe sembrare saggia, a questo punto, ma non lo è), ma otterremmo che di fronte alla necessità di informazioni necessarie per guidare una battaglia comune, potremmo sbagliare completamente misura e bersaglio. Questo non deve più avvenire.

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