Alessandro Berteotti

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Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

domenica 18 ottobre 2009

Il sonno della democrazia

Ci troviamo in un brutto periodo. Ciò che Berlusconi ha seminato in questi anni sono rancore, accidia e odio. Il problema per i suoi avversari è averlo copiato in tutto e per tutto, solo con meno classe. Anche Pinocchio dice le bugie come tutti i bambini, ma lui è Pinocchio.
La politica è fatta di altri contenuti, di altre personalità, di altri risultati che non contrapporre fasce sociali, corporazioni e singoli cittadini che normalmente sarebbero d'accordo sul 95% delle cose.
Questo stato di cose sta corrodendo la nostra società, sta virando la realtà verso il sospetto.
Ogni volta che parla qualcuno che non è "della mia parte", dice fesserie. Non si ha più nemmeno la capacità di valutare i discorsi per quello che sono, astraendoli dalla polemica politica.
Tutto ciò che ruota intorno alla politica segue questo schema, per prima la stampa, che ora esalta, ora mitiga situazioni e discorsi fino ad annacquare tutto dentro una brodaglia che confonde.
Ho già avuto modo di chiedere (senza alcun successo, purtroppo) dei telegiornali nei quali venissero date solo le notizie, depurate da tutte le dichiarazioni dei politici. Una volta faceva colpo anche il silenzio, oggi no: chi non parla è un disperso della politica.
Questo gioco non mi piace, anche perché stanno tornando sigle e situazioni che paiono evocare fantasmi di un passato troppo prossimo, anche se del secolo scorso.
Non mi piace nemmeno chi vende per "politica dei fatti" il semplice distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai problemi reali della società, non appena questi affiorano in termini concreti. Una domanda per tutte: cosa si è fatto in questi anni per la famiglia? Ogni volta che ci sono elezioni tutti si spendono in sproloqui a favore della famiglia, poi cosa succede? Che chi ha tre figli o più da mantenere deve fare i salti mortali per tirare avanti. Chiedete in Francia come vanno le cose...
E chi tiene in piedi l'economia di questa nazione? Ancora chi ha il vecchio reddito fisso, coloro che non hanno mai esportato nemmeno una lira o un euro in banche di stati compiacenti e che non possono trasformare capitali esteri in capitali leciti al solo 5% di tasse.
La Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali nei diritti e nei doveri, per questo va cambiata. La legge degli uomini è sbagliata per definizione, ma chi cerca di cambiarla per il proprio interesse cammuffandolo e confondendolo con quello di pochi altri non è una persona degna di essere rappresentante di un popolo e di una nazione.
Non servono ponti sugli stretti quando si permette di costruire palazzi di sabbia in zone sismiche o si possono condonare palazzi costruiti sul bagnasciuga del mare. Alla fine si piange.
Eppure tutto questo accade in Italia, tutto il mondo ci guarda con sospetto ed alcuni con storico disprezzo, amplificato in questi ultimi mesi anche da fatti che nulla hanno a che vedere con lo Stato italiano, ma per le disavventure private e familiari del suo Capo di Governo.
Tutte queste cose le ho già scritte, e continuerò a farlo anche solo per la mia soddisfazione personale e per ricordarmi, giorno dopo giorno, che sperare in un Paese migliore è un mio preciso diritto, che la critica è solo uno stimolo a fare meglio e che un consenso troppo diffuso è il primo segnale della disgregazione della democrazia.
Allora diamoci una sveglia, prima che a svegliarci sia qualcosa d'altro o qualcun altro.

giovedì 15 ottobre 2009

Solidarietà a Franco Girola

Tutta la mia solidarietà a Franco Girola, ex assessore leghista del comune di Busto Arsizio. Ha avuto il coraggio di fare un gesto da altri tempi, quello di dimettersi, cosa che oggi come oggi appare quanto mai inopportuna per una carriera politica.
Può sembrare facile o provocatorio dire quello che sto affermando, ma spero che Franco legga queste poche righe ed intenda nel modo giusto quello che voglio dire. In un mondo dove tutto è apparenza, dove ci si può rovinare l'immagine (soprattutto di persona pubblica e influente) con ogni nefandezza ottenendo in cambio sorrisi e solidarietà, lui ha dimostrato che può ancora esserci chi vuole compiere con professionalità e capacità l'incarico ottenuto.
Ricordo che Franco già in altre occasioni, anche nella precedente legislatura quando era semplice consigliere, non mancò di prendere posizioni differenti dal proprio gruppo politico per affermare che le cose erano sbagliate, come nel caso delle passerelle ai Cinque Ponti.
E durante questa legislatura aveva già minacciato le dimissioni perchè il suo assessorato non rispondeva come doveva agli incarichi ricevuti.
Posizioni forti e chiare, che possono aver dato fastidio, soprattutto a chi oggi vorrebbe gestire la città attraverso un potere di altro genere, non più politico, ma economico e finanziario.
Auguri Franco. Ti ho criticato e le nostre idee sono diverse, ma so ancora riconoscere un uomo vero da tanti quaquaraquà.

“…l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… Anche lei, disse il capitano con una certa emozione.”

Questo era il colloquio fra il capo della mafia locale, don Mariano Arena e il capitano dei carabinieri, Bellodi, nativo di Parma, da "Il giorno della civetta" di Leonardo Sciascia

lunedì 12 ottobre 2009

L'Energia motore del mondo

Il 21.mo secolo si configura come il secolo dell'Energia: tutti gli scenari internazionali confermano che le lotte economiche e le guerre che sono sul nostro pianeta hanno come interesse centrale quello dell'Energia. Petrolio, carbone (combustibili fossili) e nucleare: potere e ricchezza dipendono da questi beni.
L'Italia è un paese che dispone di pochissime energie di questo tipo, ma ha una grande potenzialità nelle energie rinnovabili, la cui potenzialità è immensa: basti pensare che se riuscissimo ad immagazzinare tutta l'energia solare che riceviamo ogni giorno, avremmo più di 20 volte l'energia che servirebbe alla nostra nazione. Dall'altra parte, i consumi nell’anno 2007 erano cinque volte superiori a quelli del 1963!
Occorre quindi lavorare su due fronti: ridurre (o ottimizzare) i consumi, migliorando e potenziando la produttività. E da questo punto di vista ognuno di noi può fare qualcosa.
Parliamo ad esempio di rifiuti: noi gettiamo ogni giorno tanta ricchezza nella pattumiera, ma non ce ne accorgiamo. Una delle cose che possiamo fare è controllare la filiera del rifiuto, da quando viene prodotto il bene di consumo fino al suo smaltimento. Come?
Oltre il 30% del peso dei rifiuti prodotti è infatti composto dai residui della nostra alimentazione (avanzi dei pasti, bucce, gusci ecc.) a cui possono essere associati, come tipologia, i rifiuti vegetali derivanti da giardini e orti, i cosiddetti "sfalci". Un altro 30% dei nostri scarti è costituito dalla carta. Segue la plastica con l'11% circa. Il vetro con oltre il 10%. Il legno e i tessuti con il 5%. Mentre il restante 10% è costituito da materiale che non è possibile recuperare.
Per diminuire drasticamente la quantità di rifiuti che vengono conferiti in discarica è indispensabile incrementare la percentuale di raccolta differenziata, allungando il ciclo di vita di tutti quei materiali che possono essere riutilizzati o riciclati.
Essenziale è seguire il ciclo degli imballaggi: ridurne la quantità senza perdere di qualità, oggi questo è possibile ed i consumatori possono anche indirizzare le industrie spingendo in questo senso con le loro scelte.
La frazione umida potrebbe diventare un combustibile per alimentare delle centrali a gas naturale prodotto dalla fermentazione di questi scarti: una soluzione potrebbe essere quella di realizzare piccole centrali di quartiere, per la produzione anche di acqua calda.
Solo ciò che non può essere differenziato deve essere mandato in discarica o al termovalorizzatore.
Migliorare la filiera del rifiuto permette quindi di ottenere diversi risultati positivi, ma tutto questo richiede il diretto interessamento e la partecipazione attiva di tutti i cittadini. Insieme si può fare molto.

sabato 10 ottobre 2009

Ho chiuso i conti col passato

Domani a Roma il partito eleggerà il proprio nuovo segretario ed io spero possa essere Pierluigi Bersani. Non mi sarebbero dispiaciuti nemmeno gli altri due candidati, così come non mi sarebbero dispiaciuti altri 50 nomi possibili ed impossibili e questo perchè credo che comunque il partito avesse bisogno di un segretario eletto per terminare il proprio passaggio a partito effettivo.
Ora, durante questi giorni sono stato contattato da vari esponenti "vip" del partito per conoscere le mie intenzioni, perchè avevo appoggiato Bersani, cosa ne pensavo prima, durante e dopo... qualcuno mi ha perfino detto che per me ci "sarebbe sta un posto" qui o là, ma siccome ero stato con la lista Bindi e prima ero Margherita e prima ero Popolare e prima ero... Bene, vorrei solo essere quello che sono adesso.
Oggi sono un tesserato del PD che spera solo che questo partito sappia trovare di nuovo la voglia e l'orgoglio per essere un partito riformista e riformatore, innovatore della società, rigoroso testimone della democrazia.
Ci sarò perchè credo nel futuro, spero che in questa dimensione ci sia posto per le nostre idee e per una società più libera e civile di quella che stiamo vivendo, che spazzi via tutto quello che di peggiore c'è, che rifletta sui suoi valori, sullo stare insieme nella diversità di idee, di colore, di posizione, nel rispetto reciproco e delle reciproche posizioni.
Se così non sarà, non solo vi sarà un serio problema di deficit di democrazia, ma mancherà anche quella spinta che sarebbe necessaria per superare questi lunghi mesi di sofferenza sociale ed economica.
Io sono pronto a cambiare insieme a chi ci guiderà, ma sarò attento ad ogni passaggio, pronto a dare il mio suggerimento per correggere il tiro se non fosse adeguato al momento. A prescindere dal mio passato, prossimo o remoto.

mercoledì 7 ottobre 2009

Allora sono di sinistra

Questa sera la Consulta ha annullato il Lodo Alfano. Oggi sembra facile dire che eravamo convinti che questo era il solo esito cui questo organo di Giustizia sarebbe potuto arrivare perchè la Costituzione parla chiaro, ma non è proprio così.
Ci si dovrebbe chiedere come mai nei 2001 Silvio Berlusconi si fece confezionare il Lodo Schifani su misura, proprio per annullare gli effetti della Magistratura: nessun Presidente del Consiglio aveva osato farsi una legge su misura come fece lui.
Già allora la Consulta aveva spento quel principio di incendio istituzionale.
Appena ripreso il potere (in questo momento mi sembra che questa sia l'unica definizione adatta al nostro), eccolo riproporre, prima ancora di accertarsi dei veri problemi del Paese, un nuovo lodo, il lodo Alfano, con lo stesso intento del precedente: impedire alla magistratura di fare il suo corso.
Proprio in questi giorni il suo omologo Fini ha rinunciato alle possibilità che il lodo gli offriva, ed ha accettato di essere sottoposto al giudizio ordinario. Una lezione di stile.
Ma qui forse non è nemmeno questione di stile, ma di mero interesse, della paura concreta che durante un processo qualcuno dica qualcosa che non dovrebbe menzionare, che un giudice non addomesticato a dovere possa usare liberamente il proprio cervello e dare forma concreta a quelle paure che agitano i sonni del Cavaliere.
Le offese che ha rivolto questa sera al Presidente Napolitano, sono infime, non degno di una figura istituzionale. Soprattutto perchè allude ad un fatto noto a tutti, quasi fosse di per se una cosa squallida, ovvero che il Presidente provenga da un partito di opposizione. Questo è veramente vergognoso.
Ma non solo. Ormai qualsiasi cosa che sia contro di lui è di sinistra, anzi, sinistra.
E' di sinistra la Consulta che boccia il suo amato Lodo, è di sinistra il Presidente Napolitano, è di sinistra la stampa, è di sinistra l'opposizione, tutta.
Allora sono anch'io di sinistra. Ma è di sinistra anche tutta la stampa estera, tutte le maggiori testate internazionali riportano la notizia con evidenza e senza mezzi termini lodano la decisione della Consulta, alla faccia di chi (i TG nostrani) da tempo hanno cancellato questa opinione dal proprio palinsesto.
Viva la Costituzione, viva la vera Libertà.

El Constitucional abre la puerta al procesamiento de Silvio Berlusconi (El Pais)
Berlusconi fights for career as court ends immunity
(The Times)
Italian Court Rejects Prime Minister’s Immunity (The New York Times)
Italie : les Sages invalident la loi d'immunité protégeant Berlusconi (Le Monde)

domenica 4 ottobre 2009

Altomilaneseinrete si rinnova

Lo so, sono stato via un po' di tempo... ma avevo un buon motivo, ho celebrato il 25.mo di matrimonio. Ora, al rientro da qualche giorno di vacanza, con gli amici di Altomilaneseinrete.it abbiamo fatto l'ultimo passo per il rinnovo del sito, che abbiamo presentato ieri alla stampa.
Già, ma vi chiederete: chi sono questi amici di Altomilaneseinrete.it?
AMR è un'associazione che si propone di far conoscere il territorio dell'Altomilanese, le attività, la storia, la cultura e l'umanità che abita queste terre.
Nei sei anni di attività, finora, abbiamo organizzato alcuni incontri pubblici che sono stati ripresi dalla stampa con ampia enfasi e con la partecipazione di centinaia di persone e con le relazioni di esperti di valore nazionale.
Quando abbiamo parlato di trasporti è venuto il professor Sasso dell'Università di Genova, oppure abbiamo fatto un incontro sulla città metropolitana a cui aveva assicurato la sua presenza l'allora ministro Lanzillotta, che poi diede due clamorose cantonate (la stessa che venerdì era assente al voto sulla vile legge del condono sul rientro dei capitali).
Il nuovo sito, realizzato con la collaborazione di una Web Agency, la Matic, che nell'Altomilanese ha la propria sede, tende a dare maggiore freschezza alle notizie e alla partecipazione dei cittadini. Già oggi il sito ha più di 1.000 visite al giorno.
Provate anche voi l'emozione di entrare in questa nuova realtà, cliccate il sito www.altomilaneseinrete.it e fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie.

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