Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

martedì 29 maggio 2018

Io sto con Mattarella

Non solo. Io sto con la Costituzione, che certi politici anche a livello nazionale, anche eletti in Parlamento, dimostrano tante volte di non conoscere. Se ben ricordo, le Iene sono già andate a chiedere a questi se conoscano o meno gli articoli e i Titoli della Costituzione. Il responso fu fallimentare.
Mattarella e lui solo può dare l'incarico di formare un Governo. La storia dei candidati eletti o non eletti come futuri Presidenti non ha senso in termini costituzionali! E quello che mi stupisce è che certi giornalisti non facciano nemmeno finta (e pure loro dovrebbero conoscere la Costituzione, soprattutto se scrivono per la pagina politica di una testata) di commentare in modo corretto quello che certi personaggi affermano.
Qui l'ignoranza è mostruosa. Si parla di Costituzione dalle scuole elementari, ma poi non si fa nulla per rendere la Carta un elemento di valutazione oggettivo della serietà politica di questi signori.
Abbiamo sdoganato la politica a livello di chiacchiera da bar, tutti possono dire tutto e il contrario di tutto...sentire certi discorsi in treni affrontati senza la minima conoscenza della materia, ma solo per sentito dire e sentito dire da politici, fa venire la pelle d'oca.
Oggi siamo vincolati in ogni nostra azione e scelta al mercato della finanza e al quadro politico internazionale, apparteniamo ad un organismo comunitario e tutte queste cose hanno le loro regole (ovvero le loro costituzioni, che volutamente scrivo in minuscolo).
Tutte le regole possono essere cambiate, ma su base democratica queste regole possono essere cambiate attraverso proposte e votazioni. Non perché a me non piace più una cosa o una persona.
Matterella ha il dovere istituzionale di difendere lo Stato Italiano, quindi tutti noi, da derive autoritaristiche o anarchiche, che metterebbero fuori gioco il nostro sistema Paese.
E visto che siamo in vena di spararle grosse, si dovrebbe far pagare a chi in queste settimane ha condotto un balletto fuori da ogni schema e da ogni tempo, rinunciando, chiedendo tempo e poi ancora allungando per partorire una stupidaggine, l'intero carico economico derivante dall'aumento dello spread e delle rendite dei BTP. Di tasca loro, perché hanno creato un danno a tutto il Paese.
In cambio riceveranno un opuscolo con la Costituzione Italiana, così che se la imparino per bene prima di proferire parola.
Auguri a tutti gli italiani!

sabato 26 maggio 2018

Popolo e potere

Mi chiedo cosa pensino gli elettori di Lega e M5S oggi. Mi chiedo cosa pensino gli elettori in generale dopo la campagna elettorale che c'è stata, di qualsiasi idea politica essi siano. Di certo saranno disorientati. 
Chi ha preteso di essere capo di una coalizione (Salvini e il Centrodestra) che vincendo in termini relativi, si spacca e il candidato premier in pectore "tradisce" la compagnia per associarsi (non allearsi), sulla base di un contratto (e non un programma!) con il partito che più di tutti ha messo sotto accusa durante la campagna elettorale.
Dall'altra parte, chi ha accusato i Governi precedenti a questo tentativo (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) di non essere stati votati dal popolo direttamente, oggi si scansa per fare largo a un perfetto sconosciuto che deve fare proprio un programma pasticciato e non frutto dei programmi votati dagli elettori.
Che confusione, che caos... Da tutto questo il PD potrebbe trarre tempo ed energie per riorganizzarsi su base politica e rilanciare la propria azione, ma si perde in inutili contrasti e litigi. Inutili perchè così facendo convince sempre di più chi non l'ha votato che ha fatto bene.
Quindi? Confusione, baruffe, menzogne... chi porterà l'Italia fuori da questo fango?
Io lo scrivo nella presentazione di questo blog: risposte non ne ho. Ho i vostri stessi dubbi e quello che penso è frutto di una sintesi dei messaggi che arrivano attraverso la stampa, gli organi di informazione e la mia insana voglia di mettere per iscritto i miei pensieri, perchè un domani li possa verificare con i fatti realmente accaduti.
Non mi piacerebbe in questo caso, però, arrivare alla fine e dover proferire il solito commento: io l'avevo detto. 
Penso che andare a votare tra qualche mese con questa legge elettorale farebbe solo male al Paese e servirebbe solo a destabilizzare ancora di più.
C'è bisogno di chiarezza e questa può venire solo da un programma di partito o coalizione che possa essere messo in atto da chi vince le elezioni, e possa poi essere giudicato dalla gente in modo democratico.
Senza questa premessa fondamentale, qualsiasi altra scelta o azione non avrebbe senso. Serve allora un Governo di transizione che svolga due azioni: garantisca la normale amministrazione, permettendo la presenza dell'Italia verso tutti gli scenari internazionali, e crei le regole per la prossima legge elettorale, rendendi possibile arrivare ad un vincitore unico e certo delle elezioni.
Senza questo non andremo lontani, non realizzeremo alcun programma e illuderemo la gente (il popolo) circa la possibilità che l'Italia possa essere il Paese dei Balocchi, ma governato da somari.

martedì 22 maggio 2018

Un Governo di sconosciuti

Conte lascia il Chelsea per andare al Governo in Italia... questa l'ho sentita questa mattina in metrò. Certo, Antonio Conte è più famoso del suo omonimo Giuseppe, almeno fino ad oggi. Però questi fraintendimenti saranno la barzelletta dei prossimi giorni. E speriamo sia solo una barzelletta, perché la UE e i Mercati internazionali non la pensano così.
Certo, per un governo multicolore come quello che si prospetta, seppelliscono queste osservazioni tecniche con un bel "chissenefrega"... ma gli italiani investitori che hanno i propri risparmi o i soldi delle proprie aziende in borsa, di sorridere di questi tempi non hanno proprio tanta voglia.
Si registra inoltre un atto fatto politico importante: il Centrodestra non esiste più. La Lega scarica i colleghi con i quali ha promesso in campagna elettorale di tutto e di più e se ne va da sola. Fa bene? A vedere i risultati elettorali in Val D'Aosta verrebbe da dire di sì, ma stiamo parlando di un qualcosa grande come la città di Monza... ma al di là del fatto locale, molto forte in quella zona dove comunque l'Unione Valdotaine quasi dimezza, c'è aria di rivoluzione... vedremo cosa succederà.
A cominciare da un Governo fatto da persone quasi sconosciute ai più.

giovedì 17 maggio 2018

Mi ci tirano per i capelli

Avevo un collega di consiglio comunale che cominciava quasi tutti i suoi interventi con "non avrei voluto intervenire, ma mi vedo costretto a dire che...". Faccio mie le sue parole perché ormai la situazione è drammatica, ma non seria.
Parlo ovviamente della situazione politica in Italia dopo il voto del 4 marzo 2018. Da due mesi e mezzo andiamo avanti senza un Governo incaricato, ma continua il vecchio dimissionario Governo Gentiloni ad andare a tentare di tranquillizzare il mondo intero, dicendo che noi siamo ancora credibili e capaci di governare la situazione. Chiaro che lo dice più per orgoglio nazionale che per vera convinzione.
Ne stiamo vedendo di tutti i colori. Mattarella preso allo stremo, il 2 maggio dice che darà un incarico tecnico per traghettare l'Italia fino al momento di nuove elezioni, ed a quel punto si scopre che chi ha vinto le elezioni improvvisamente rischia di diventare il futuro sconfitto.
Già, perché l'elettorato non è del tutto sprovveduto. La massa, nel suo complesso, dice cose che i singoli mai riusciranno a dire... compreso me. E quindi diventava necessario inventarsi qualche cosa per togliersi da questa scomoda situazione. Si è chiesto un giorno al Presidente, ma poi questo tempo si è dilatato a dismisura, per poter mettere a punto una strategia che permettesse la nascita di questa nuova non-coalizione, tenuta insieme non da un programma, ma da un contratto.
Ma cosa devo sentire? Gli italiani hanno votato partiti e programmi, ora si dovrebbero trovare ad essere governati da un contratto, come se fossimo ad un affitto del nostro Paese? Solo pensarlo è un sacrilegio.
Trovo del tutto fuori luogo questa sceneggiata, e presto se ne accorgeranno anche coloro che hanno reso possibile questo col loro voto. Forse qualcuno sarà contento che potremo respingere più migranti, ma per quanto riguarda la parte fiscale, dimenticate tutte le iniziative di legge che non saranno adeguatamente coperte finanziariamente. Come detto da chi sa fare i conti, questo programma vale dai 70 ai 90 miliardi di euro, come 4 o 5 finanziarie. Non possiamo sfondare ulteriormente il debito pubblico, e alle prime avvisaglie di quello che si stava proponendo Borsa e Spread hanno dato i loro chiari messaggi.
Vogliamo trovaci nelle stesse condizioni di quando Berlusconi fu costretto a lasciare per evidente impossibilità a sostenere la linea di rigore che i conti pubblici (prima che l'Europa) ci imponevano? Dovremmo essere in grado di imparare dalla storia. Chi adesso troverà facile sparare sull'Europa per dire che da lì nascono tutti i nostri mali, credo non abbia nemmeno capito dove vive.
Immaginatevi che l'Italia oggi sia ancora come nel 1990 e fatevi qualche domanda. Come faremmo per andare avanti? Quali prospettive, prima di diventare il paese ex-ricco più povero al mondo?
L'Europa impone rigore perché noi da soli non siamo in grado di darcelo. Eppure Draghi è a capo della Banca Europea...non siamo così sprovveduti, solo ci piacciono le scorciatoie, ogni tanto.
Allora, visto che mi ci avete tirato per i capelli e per giorni ho solo rimuginato dentro la mia testa, oggi vi dico che comincerò a mettere nero su bianco i miei pensieri. Non tanto sulla politica, quanto sugli elettori. E' tempo di rifondare gli italiani.

giovedì 3 maggio 2018

Un premio No Bèl

In questi giorni si sta ventilando la proposta per dare a Donald Trump il premio Nobel per la pace per il contributo dato alla pacificazione tra le due Coree. Credo che un errore del genere sia già stato fatto con il Presidente Obama, volesse il Cielo e la saggezza del comitato svedese per l'assegnazione dei Premi Nobel che questa onorificenza non venga del tutto ridicolizzata da una scelta del genere.
Già ogni volta che si assegna questo premio si sentono critiche perché non sempre chi lo riceve è ritenuto all'unanimità il migliore in quel settore, vedasi ad esempio le critiche piovute a Bob Dylan piuttosto che, all'epoca, a Dario Fo. Tranne poi ricredersi col tempo.
Ma in questo caso si andrebbe a premiare qualcuno che ha rischiato di portare il mondo vicino al baratro della guerra atomica. Si ricorderà che l'orologio della fine del mondo era stato posizionato alle ore 23.59.56... per cui sarebbero mancati 4 secondi alla fine di tutto.
Ma al di là delle spettacolarizzazioni, restano i fatti. Di certo c'è stato un lavoro di diplomazia silente che è stato più forte delle urla di guerra di Trump. Ma sappiamo anche che l'America ha bisogno di avere sempre un nemico da combattere. D'altra parte, ben sappiamo quale sia l'importanza dell'industria bellica americana e la forza della lobby delle armi, che non si ferma nemmeno davanti a massacri di inermi studenti dentro le scuole.
E Trump regge il gioco a questi signori, dal momento che da loro ha ottenuto grandi finanziamenti alla sua campagna elettorale, di conseguenza deve reggere loro il gioco.
Il premio Nobel a questo punto avrebbe il significato di una enorme lavatrice dentro la quale ripulire tutte le coscienze di coloro che pensano che minacciare guerre più o meno atomiche contro popoli interi sia giusto e premiato dalla storia. E sarebbe un delitto perpetrato contro tutti coloro che ogni giorno rischiano la propria vita a vantaggio di ultimi, poveri, malati.
Organizzazioni internazionali che operano per salvare vite umane tutti i giorni, che lottano contro le guerre e le povertà: questi dovrebbero essere i destinatari di un Premio Nobel per la Pace.
Personalmente vorrei che venissero riconosciuti tutti coloro che operano a favore della vita nascente e dei bambini, perché sia permesso loro di nascere e vivere in modo degno, senza fame, senza sete, avendo accesso alla scuola e alla cultura, potendo avere un futuro decente e senza doversi vendere non appena in età per farlo, per sopravvivere loro e per far sopravvivere le persone che hanno vicino. Spesso ricordo la fotografia di quel bambino profugo morto sulla spiaggia e mi sento responsabile per quella morte e per tutte quelle creature che non hanno potuto diventare grandi, pur senza alcuna colpa. Allora cerco di ricordare a me e a voi quali possano essere i veri valori della vita, e se in qualche modo un premio come il Nobel deve sottolineare qualche cosa, vorrei che davvero premiasse chi fa qualcosa per chi non ha nulla e non può avere voce né peso nella società. Innocenti vittime che ci ricordano ogni giorno quanto siamo fortunati.

mercoledì 2 maggio 2018

Come finirà?

Il 4 marzo non è più solo la data di nascita di Lucio Dalla, ma anche quella di un grande pasticcio all'italiana. Il voto espresso dagli italiani, peraltro nella piena applicazione della democrazia e quindi non criticabile, ha creato una situazione di stallo dalla quale sarà assai difficile uscire. Perché?
Per diverse ragioni.
La prima e più evidente in questo momento è che durante la campagna elettorale ogni partito o coalizione ha teso più a denigrare i propri avversari, utilizzando ogni metodo e argomento, lecito o meno, anziché dare un'immagine chiara e comprensibile ai più del proprio programma. Questo sta creando i presupposti per cui nessuno può parlare con alcuno senza doversi smentire su quanto detto in campagna elettorale e quindi rendersi immediatamente non credibile.
La seconda appartiene alla credulità popolare. Basta utilizzare alcune storielle antiche come il mondo, ovvero ridurre le tasse, alzare o dare pensioni a chi non le ha, annullare la fame nel mondo e dare prosperità a tutti, parlare con gli alieni... e molti italiani ci credono e votano questo o quel partito. La riprova sta nel fatto che il giorno dopo le elezioni lunghe file di persone si sono rivolte ai comuni di appartenenza per chiedere la modulistica per accedere al quel nuovo bendiddio...eh già. Qualche solerte impiegato ha dovuto spiegare che prima di tutto si doveva fare il nuovo Governo con la presenza di chi aveva fatto quella proposta, che avrebbe dovuto presentare una legge ad hoc, passare al vaglio della burocrazia interna e trovare le fonti per finanziare l'intervento, pena la cancellazione da parte della Corte dei Conti di qualsiasi legge non coperta finanziariamente. Quindi nella migliore delle ipotesi ci sarebbero voluti almeno un paio d'anni per assistere a questo dramma italiano.
Un terzo fatto deriva proprio dallo stallo in atto. Non serve andare a votare subito, vi sarebbero scostamenti non così essenziali da poter garanti la formazione di un Governo stabile.
Prima di tutto occorre cambiare la legge elettorale, questo "Rosatellum", che ha miseramente fallito per le troppe mediazioni a cui è stata sottoposta la sua origine. Ed anche applicando la cura Renzi, ovvero di arrivare ad una sola Camera per poter eventualmente basare il nuovo Governo su un secondo turno o ballottaggio (ma perché non ci hanno pensato prima?), è necessaria una revisione della Costituzione e dei regolamenti di funzionamento di Camera e Senato, mesi se non anni di lavoro. E se si dovesse uscire da questa situazione, di certo di questo discorso ci si dimenticherebbe in fretta, perché di certo impegnativo per tutte le forze politiche.
Con i Cinque Stelle che si stanno sgretolando nella fiducia elettorale (Brunetta ha detto che stanno diventando antipatici, e una volta tanto sono quasi d'accordo con lui, se non che la gente si sta accorgendo che sono proprio ingenui e incapaci a governare), il PD che non sa ripartire e riparare ai propri errori e un CentroDestra che si cementa solo per arrivare a governare, ma per poi autodistruggersi come già fece negli ultimi vent'anni (la memoria degli italiani è sempre corta da questo punto di vista), diventa davvero arduo riuscire a intravvedere una soluzione a breve. Che era quello che ci prospettava la Comunità internazionale!

METEO