L'Europa di Maastricht è in crisi. La crescita è negativa, la disoccupazione cresce, soprattutto nelle fasce deboli (lavoratori precari e a termine), ma anche per molti a tempo indeterminato, nel caso di chiusura delle aziende che davano occupazione.
Meno ricchezza, ma anche più debito: per l'Italia i nuemri sono chiari. Il Commissario europeo Almunia oggi ha fornito le stime per Europa e singoli stati, ed il quadro non è certo allettante. Ma chi mi legge con regolarità, questo già lo sapeva; la sorpresa sarà per chi ha dato sempre retta al nostro Premier Berlusconi.
"La crescita del Belpaese nel 2009 sarà fortemente negativa (-2%), in linea con la previsione pubblicata la scorsa settimana da Bankitalia. Per il 2010 si attende una modesta ripresa dello 0,3% comunque minacciata da mille variabili negative.
Non stupisce dunque che il deficit schizzerà verso l'alto, sforando il parametro di Maastricht (3%): quest'anno si posizionerà al 3,8% del Pil (un punto in più rispetto al 2008), scendendo appena di un decimale alla fine del 2010. Ma la notizia ancora più allarmante arriva dal debito, il vero fardello del Belpaese (è il più alto d'Europa e costringe il governo a pagare enormi interessi per finanziarlo): nel 2008 è arrivato al 105,7% del Prodotto interno lordo, nel 2009 schizzerà al 109,3% e nel 2010 continuerà la sua corsa toccando il 110,3%". (La Repubblica)
Almunia raccomanda prudenza, sostenere l'economia senza dissanguarsi in inutili sostegni generici, in quanto anche le banche potrebbero avere bisogno di un aiuto dovuto proprio a questa fase dell'economia: insomma, cercare di reagire ma senza creare nuovo deficit e debito.
Sono sempre più convinto che Padoa Schioppa ci serviva adesso più che mai...
1 commento:
Oggi mi astengo da particolari commenti; le cifre parlano da sole.
Ed è anche poco consolante dire............ma io l'avevo detto...
Ma quando ci liberemo del buffone di Arcore?
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