Alessandro Berteotti

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Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

domenica 30 novembre 2008

Il senso critico smarrito

Da domani comincia il mese di dicembre, il mese che porta al Natale e poi all'inizio del nuovo anno. Da una parte l'esaltazione del consumismo, dei regali, della spensieratezza e della gioia dei bambini, dall'altra la crisi, la contrazione dei consumi, l'aria dimessa che ammanta questo nuovo Natale.
Il Natale comincia nelle settimane precedenti, con gli acquisti che durante i prossimi giorni diventeranno il centro delle attività di moltissime persone, eppure ce ne saranno tante che dovranno accontentarsi, forse come mai è stato negli ultimi trent'anni.
Un'intera generazione che non sa il significato della parola sacrificio, il senso della rinuncia. E la cosa che mi impressiona di più è l'atteggiamento di molti adulti che in diversi modi chiedono di non evocare la crisi, di non assumere atteggiamenti negativi, di non far passare l'idea della recessione. Pensare positivo, in ogni caso.
Personalmente ritengo che questa sia solo incoscienza, e credo che in parte sia una delle dimostrazioni più evidenti del fatto che il berlusconismo sia diventato parte integrante di un certo modo di pensare della nostra società.
La rimozione del senso critico è alla base di tutto. Vedere le cose non per quello che sono, ma come vengono raccontate da qualcuno a cui si è affidato il compito di spiegarci la verità, e quindi acquistare quella che ci piace di più. Se dovessi fare un un parallelo con il cinema, direi che ci stiamo avviando a vivere il nostro Matrix.
Una scelta scellerata, una delega in bianco, quello che una volta era il detto "cervelli all'ammasso".
Dobbiamo invece tornare a rivalutare il senso critico, la comprensione della realtà per quello che è e non per quello che ci dicono essere. Se davvero l'istruzione ormai è alla portata di tutti, essa non deve essere solo nozionismo, ma una scuola di vita e di esperienza, dove conta più il rapporto con il quotidiano e lo stimolo della realtà piuttosto che la menzogna istituzionale.
Mi appello a voi con le parole di una delle persone più grandi del passato secolo e probabilmente di tutta la storia dell'uomo, Papa Giovanni Paolo II: NON ABBIATE PAURA.
La verità non può spaventare, la menzogna terrorizza. Abbiamo più paura dei nostri incubi notturni che della nostra vita quotidiana, e questo la dice lunga.

sabato 29 novembre 2008

Rissa in Comune sulla questione Corte dei Conti

Al suo apparire, molti l'avevano sottovalutata. Io ero tra quelli che si erano sentiti correre un brivido lungo la schiena, solo al pensare alle conseguenze che si sarebbero potute aprire a fronte di un elemento esterno forte che veniva a "disturbare" la serena quiete della ineffabile Busto Arsizio.
In effetti la questione dei superstipendi, delle promozioni facili e degli avanzamenti automatici ha sconvolto la pacifica convivenza di una città che da quindici anni ha imparato a fare da se. Ma non per tre. E giusto per continuare coi luoghi comuni, sapendo che tutti i nodi vengono al pettine.
Ieri durante l'assemblea dei lavoratori si è rischiato lo scontro fisico, tra dipendenti, Sindaco e sindacati. Malgrado la radice linguistica, Sindaco e sindacati sono arrivati ad un faccia a faccia duro e senza possibilità di soluzione.
Accuse di diversa natura e di diverso tenore, che alla fine hanno fatto dire al Sindaco di essere pronto alle dimissioni. Perchè?
Quando le cose vanno bene, quando non ci sono problemi di grande impatto, quando ti lasciano lavorare tranquillo, tutti sono capaci di fare il capo o, nello specifico, il Sindaco; ma quando il gioco si fa duro, come direbbe John Beluschi, i duri devono cominciare a giocare e far valere il proprio gioco non perchè imposto, ma perchè effettivamente migliore.
Alle prime vere difficoltà il Sindaco che a parole non riesce più a convincere nessuno, si fa voltare le spalle dai dipendenti e dai sindacati. Questo vuol dire che egli non ha credibilità, che non ha autorevolezza. Quindi il problema non è che le cose che dice il Sindaco siano giuste o meno, ma il fatto è che non riesce a dirle in modo convincente, e quindi si lascia andare a reazioni emotive ingiustificabili.
Questo non aiuta nè il personale già dilanianto dal fatto di essere stati condotti fino al limite del baratro da persone incompetenti e personalmente coinvolte, nè il Sindaco nel cercare di dare credibilità alle proprie posizioni, che poi sono le posizioni dei suoi consulenti.
Dover pagare cifre da auto di media cilindrata non per demeriti o errori particolari, ma per la cattiva gestione di persone la cui responsabilità è precisa e individuata, ma altrettanto distante dalle conseguenze, disturba e non poco.
Penso che la posizione del PD, già espressa in molte occasioni, consiglio comunale compreso con un paio di mozioni sempre contestate e respinte, fino alla richiesta di una commissione di indagine su questo tema, per fare chiarezza e dare le giuste responsabilità in capo alle persone, in questo momento non possa che essere rivalutata e riconsiderata dalle stesse parti in gioco.
Ci auguriamo che le posizioni possano riavvicinarsi, non tanto perchè il Sindaco rinunci ai propositi di dimissione, ma nell'interesse esclusivo dei dipendenti, perchè la decisione che verrà assunta possa essere quella più giusta e corretta per salvaguardare gli interessi di tutte le parti in gioco e che chi ha prodotto questo scandaloso disastro sia effettivamente colpito e paghi il giusto della propria colpa. Come dovrebbe sempre essere.

venerdì 28 novembre 2008

Il dolore e la speranza

Prima di tutto oggi vorrei ricordare i morti negli attentati a Mumbay, la storica Bombay. Un ricordo all'italiano morto, ai nostri connazionali che lì hanno rischiato la vita, ai tanti cittadini indiani e stranieri che sono stati uccisi e feriti. Non solo per il fatto che chi è contro la pena di morte è contro ogni forma di omicidio, ma perchè mai nessuno sarà completamente libero nel mondo finchè la violenza sarà presente.
Questo attentato, come tutti gli attentati che si inseriscono nella scia del terrorismo, della "strategia della tensione" come la definivamo ai tempi delle Brigate Rosse nostrane, ha come finalità l'annientamento delle persone, spesso ignote all'attentatore, che colpisce nel mucchio, senza un obiettivo preciso, specifico, ma con lo scopo di costringere ad uno stato di prostrazione attraverso il terrore e l'orrore della morte.
Non appare nemmeno umana una logica di questo tipo, piuttosto demoniaca e depravante del senso della vita. Ci sentiamo inermi e spogli di fronte a questi atti che offendono l'umanità.
Se vivere e morire ha un senso, un completarsi di un ciclo naturale, morire in un attentato lascia un senso di incompletezza, di qualcosa di spezzato in modo brutale e innaturale.
Per questo il dolore per queste vite rapite è anche più forte, più grande la rabbia e lo sdegno, ed è giusto che questo sdegno venga manifestato, urlato, proclamato in modo non formale, non rituale. Perchè anche il dolore possa far nascere una nuova speranza.

giovedì 27 novembre 2008

Consiglio comunale del 27.11.2008

Alle ore 21.10 ha inizio il consiglio comunale con un minuto di silenzio in ricordo di Remo Brazzelli. Il consigliere Riva ha letto un breve ricordo di Brazzelli, concluso con un applauso del consiglio.
Il Sindaco comunica che domani la Corte dei Conti potrebbe chiudere la questione aperta con l'Amministrazione comunale.
Il consigliere Porfidio chiede di anticipare le comunicazioni dei 3 minuti; ottenuta la parola, inizia con la sua arringa contro il Sindaco. Mariani invece ricorda i pericoli connessi all'attraversamento pedonale di via Maroncelli.
Alle 21.35 si passa alla discussione del primo punto, che vede la veloce approvazione della questione dell'ITC Tosi. Il precedente punto legato ai Piani integrati di Intervento è rinviato al prossimo consiglio.
Ore 21.40: inizia la discussione dell'assestato di Bilancio. Dopo l'introduzione del Sindaco, il consigliere Rosa solleva il problema delle risposte da dare alle domande poste in commissione, a cui pare non siano state date risposte. Le valutazioni della minoranza dicono che i dati di questa variazione sono dovute all'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per coprire le minori entrare dovute agli oneri di urbanizzazione. Inoltre abbiamo una diminuzione di 290.000 euro sul personale.
Parla solo la minoranza, a cui ribatte direttamente il Sindaco, in quanto assessore al Bilancio ad interim. Farioli difende la ripulitura dei mutui che la sua amministrazione sta effettuando, mentre attacca a testa bassa l'amministrazione Rosa, accusata di aver fatto esplodere l'entità dei mutui assunti e non impegnati. Tra i due nasce una polemica personale pesante.
Alla fine, si arriva al voto che porta all'approvazione del bilancio con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione di Cislaghi. Piccola polemica.
Ore 23.00: si tratta del sovrappasso di via Piombina. Tutti d'accordo con molti distinguo.
Ore 23.30: interrogazione di Salomi su via Mentana, non viene discussa causa assenza dell'assessore, mentre la mozione proposta da Berteotti per i sottopassi FS di via Tasso e XX Settembre viene accettata come raccomandazione.

L'elemosina di Natale

Credo sia necessario commentare la notizia che viene riportata oggi dalla stampa circa la "card" offerta ai più bisognosi con 40 euro al mese. Unica condizione per averla è di essere praticamente sotto la soglia di povertà. Questo dovrebbe far riflettere per diverse ragioni.
La prima è che si rischia di buttare 450 milioni di euro dalla finestra senza avere costruito nulla, se non avere dato un "tozzo di pane" a chi lo richiede, riuscendo a dimostrare in qualche modo di essere davvero senza reddito. Chiediamoci anche quanto costerà gestire questa distribuzione di denaro, che qualcuno ha già chiamato elemosina.
Se si volevano investire 450 milioni di euro, perchè non si è pensato di ridistribuire le aliquote IRPEF, magari sgravando tutti i redditi e non solo quelli che appaiono i più indigenti? Mi permetto di dire "appaiono" perchè, non facciamoci illusioni, sappiamo bene che poi ci saranno i soliti furbetti del quartierino che facendo finta di niente si metteranno in coda per avere la loro bella card. Tanto poi, chi controlla e come? Non siamo mica italiani per niente...
Poi questo sembra proprio un bel regalo di Babbo Natale: non è che il 24 dicembre vedremo un nuovo Berlusconi, vestito di rosso con tanto di barba bianca, col sacco sulle spalle, volare nei cieli delle nostre città? No, è troppo anche per me.
In verità io mi preoccupo di tutti coloro che sono troppo orgogliosi e dignitosi e che non andranno mai a chiedere la card. Ma dove la mettiamo la dignità delle persone? Anche solo presentarsi davanti ad uno sportello a chiedere di avere il modulo per richiedere l'elemosina di Stato è un vergogna intollerabile. E sicuramente queste sono le persone che ne avebbero avuto più bisogno.
Dico buttare i soldi dalla finestra perchè così si costringe la gente a due azioni: la prima è di obbligare a spendere quello che viene dato, la seconda è di far abituare inconsciamente i cittadini all'uso di una carta di credito dei poveri. E quando ci si presenterà alla cassa del supermercato per pagare, la cassiera farà finta di non riconscere la carta indigenti? Non è un classificare le persone con questo sistema?
Quindi i 450 milioni servono per alimentare il sistema consumistico, non per fare del bene alle persone socialmente più deboli. Cosa si potrebbe fare con 450 milioni nell'ambito dell'abbattimento sociale della povertà? forse dovrebbero rispondere gli operatori del settore, sicuramente più competenti di me, ma credo che vi siano tante possibilità. Non dimentichiamo che il Nobel dell'economia di due anni fa fu dato ad un indiano che aveva creato il sistema per sostenere la catena della solidarietà economica con chi voleva iniziare un'attività nei paesi del terzo mondo. E le statistiche dicono che nessuna bolla speculativa si è mai verificata in quel settore, mentre sono i nostri operatori immobiliari ad avere generato l'attuale stato di crisi.
Riflettiamo, gente.

martedì 25 novembre 2008

Le promesse da marinai

Vorrei ricordare a tutti l'appuntamento di giovedì 27 novembre alle ore 21.00 per il consiglio comunale ed il nuovo tentativo di "diretta sprint" attraverso questo blog dai banchi consiliari. Che tra l'altro, è un esercizio che mi obbliga a prestare molta attenzione a ciò che viene detto, per cui assolutamente positivo anche per me.
Oggi però l'argomento del giorno è un altro, anche se si lega al tema del consiglio. Tutti noi sappiamo da molti mesi che il Sindaco avrebbe in animo di eseguire un rimpasto di Giunta, arrivati a metà mandato. In effetti questo veniva annunciato nel luglio del 2007, quindi ben 17 mesi fa.
Da allora abbiamo avuto le dimissioni in "slow motion" (al rallentatore) di due Assessori, Cattaneo e Zingale, l'uno al Bilancio e l'altro al Personale, che hanno impiegato almeno tre mesi per completare l'iter delle dimissioni. Le loro deleghe sono ora in mano al Sindaco, che le ricopre ad interim.
Tutti gli assessori di Forza Italia (si può ancora dire?) hanno anche loro da parecchi mesi rimesso le deleghe nelle mani del Sindaco, con tanto di annuncio sulla stampa. Ed essendo quattro, significa che sei assessori su dieci sono dimissionari o dimissionati. Una situazione paradossale.
Eppure nessuno ha più parlato della presunta crisi fino a qualche giorno fa quando AN ha ripreso la questione, chiedendo che venga risolta entro la Madonna Immacolata; una crisi che si doveva risolvere all'Ascensione. Evidentemente una crisi "della Madonna"... perdonate questo lazzo sacrilego, che non vuole mancare di rispetto al sacro, ma scuotere il profano.
In realtà si è capito che per governare la città non servono tanti assessori, ma assessori che lavorino con competenza e celerità. Chi chiede di risolvere la crisi chiede solo altre poltrone remunerative da coprire.
A questo proposito vi rimando all'editoriale di Famiglia Cristiana di questa settimana >>>leggi<<< : credo che con Stella&Rizzo, FC rimanga l'unica voce indipendente a dire agli italiani di svegliarsi dal sonno della politica. Ma come si fa ad accettare ancora queste cose?
Ora io vorrei che qualche simpatizzante di destra o centrodestra riuscisse a spiegarmi il suo punto di vista su questo tema, se anche lui non si sente dileggiato e profanato da questa classe politica. Non gli chiedo una conversione al centrosinistra, gli chiedo solo di essere onesto con le sue idee, coerente con il suo modo di pensare e di agire da cittadino democratico, denunciando questa situazione che, ripeto, per me è paradossale.
Io sono qui, aspetto e come al solito pubblicherò tutti i vostri commenti.

lunedì 24 novembre 2008

Ancora sangue sulle nostre strade

Ancora una volta provo un sentimento di profonda impotenza di fronte a quanto la cronaca ci sottopone. Il più grave incidente a Busto Arsizio degli ultimi 15/20 anni almeno, per quanto mi possa supportare la mia memoria, oltre le cronache di Inernet.
Due morti e due feriti in un incidente stradale, l'ennesimo. Cinque morti in due anni sulle strade di Sacconago, ho perso il conto di tutti quelli che la città ha pianto in questi ultimi anni.
Ora non si può parlare di fatalità, come afferma il nostro Premier Berlusconi in merito ad un altro incredibile dramma, quello di Rivoli con la morte di uno studente diciassettenne e il ferimento grave di altri compagni di classe. Sulle strade d'Italia, non solo di Busto Arsizio per la verità, ogni giorno dobbiamo assistere ad una continua via crucis, a drammi familiari che non consistono solo di terribili morti, ma anche di feriti, di invalidi che rimangono perennemente colpiti da traumi violenti e profondi, come i ragazzi che hanno avuto un incidente sabato scorso a Gallarate.
Non è più il momento di parlare, ma del fare. Se ancora vogliamo dirci una "società civile".

domenica 23 novembre 2008

Sicurezza stradale e piano urbano del traffico

Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno scritto e telefonato per dimostrarmi l'approvazione per l'interrogazione presentata sulla viabilità di piazza Manzoni.
Posso garantire che questa non sarà nè l'unica nè l'ultima interrogazione che porrò su questo tema; già lo scorso anno avevo posto questa interrogazione all'Assessore, insieme ad un'altra mezza dozzina dove indicavo i luoghi della città dove erano presenti problemi, e chiedevo di sapere come si sarebbe comportata l'amministrazione. La risposta, quanto meno evasiva, rimandava sempre e comunque al Piano Urbano del Traffico.
Lo scorso mese di giugno il PUT è stato presentato per la parte di analisi dei flussi, ci è stato consegnato un documento da cui non si riescono ad avere indicazioni vere circa il modo in cui sarà gestito il traffico nella nostra città nei prossimi anni.
Purtroppo continuano gli incidenti, anche gravi e mortali, entro il territorio della nostra città. Già nell'ultimo consiglio abbiamo effettuato una concreta discussione sulla mia interrogazione circa il traffico pesante lungo l'asse di via Cadore - Trentino e sono uscite proposte interessanti. Ho preso come impegno specifico quello di arrivare al più presto ad affrontare seriamente questo problema per trovare concretamente delle soluzioni praticabili e funzionali.
E' anche mia intenzione proporre di creare in sede locale l'Associazione delle Vittime della Strada, e per questo sto prendendo contatto con l'associazione a livello nazionale. Nel frattempo chi fosse interessato ad aderirvi, non esiti a prendere contatto con me. Nei prossimi giorni conto di dare maggiori dettagli.

venerdì 21 novembre 2008