Alessandro Berteotti

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mercoledì 3 settembre 2008

Un comune fuori dal comune

Il Comune di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, è sicuramente fuori dal comune. E' un comune "riciclone", il terzo in Lombardia e tra i primi 10 in Italia: nel 2006 ha riciclato il 71% dei propri rifiuti. Ma evidentemente questo, agli amministratori locali, non basta.
Già da qualche anno, Casalmaggiore è divenuto un simbolo come comune ecologista, in quanto ha fatto mettere in piazza una fontana che eroga acqua (e fin qui tutto normale), minerale, liscia e gasata. Sì, proprio così: gasata.
Posto nella bassa padana, comune di quasi 15.000 abitanti (esattamente delle dimensioni di Castellanza), ha nel sottosuolo una discreta acqua, ma di certo non migliore di quella nostrana, che in questo modo diventa "buonissima", tanto che i cittadini ne vanno a fare scorta portandosi le bottiglie.
Certo, acqua frizzante gratis, già questo fa notizia; ma il bello è che facendo così la gente evita di acquistare acqua imbottigliata, quindi di aumentare la massa dei rifiuti dovuti al materiale di confezionamento delle bottiglie (che non è "plastica", ma pet, un derivato della cellulosa e quindi di origine vegetale e non minerale). Ecco dove il comune realizza il suo guadagno: riduce il volume di rifiuti conferiti in discarica e quindi diminuisce i costi di smaltimento.
Visto che la cosa ha funzionato, si è dato da fare anche con altri contenitori che affliggono i nostri sacchetti di rifiuti, quelli dei detersivi e, primo comune in Italia, ha investito 6.000 euro per mettere in negozi convenzionati dei distributori di detersivo liquido.
Detersivi per i piatti, lavastoviglie, igiene personale, bucato, insomma tutti i detersivi liquidi possibili possono essere acquistati portandosi una tanica da casa, ovviamente riciclata. E se ne acquista la quantità voluta.
Gli impianti self-service di Casalmaggiore, sono totalmente finanziati per il primo mese dal Comune e poi costano 300 euro al mese ai commercianti, sono piazzati all' interno dei principali supermercati, garantendo al consumatore sia la qualità del prodotto, sia un risparmio di oltre il 20%.
Busto Arsizio, autodefinitosi comune riciclone, promotore della campagna "Io mi rifiuto", vuole raccogliere la sfida? Allora caliamo il carico: mettiamoci anche i dispenser di latte fresco.
A Milano ormai, anche nelle stazioni principali, oltre a trovare bibite fresche e bevande calde è possibile acquistare latte; e in via Rodari, all'esterno di una cascina prossima alla comunità Marco Riva già è possibile eseguire questo acquisto in modalità self-service. Non escludo, anche se non ne ho notizia diretta, che questo sia attivo anche in altre zone della città.
Vogliamo provare anche noi a fare qualcosa in questo senso? Marketing ne abbiamo già fatto fin troppo, adesso sarebbe il caso di raccogliere qualche sfida e provare ad innovare: non serve essere necessariamente i primi, si può essere anche buoni secondi. Lo spirito olimpico insegna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)

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