Alessandro Berteotti

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domenica 7 settembre 2008

Cattolico e antifascista, al servizio della comunità

Io sono cattolico praticante, credo sia noto a tutti. Frequento la parrocchia, anzi, mi considero una espressione di questa realtà, essendo stati due preti a spingermi verso questo servizio. Nello spirito di servizio ho cercato di far crescere tutta la mia storia politica, e, più in generale, tutta la mia storia personale. Con semplicità.
Dico questo perchè credo che, oggi più che mai, sia necessario uscire da schemi mentali che non hanno più nulla a che vedere con quelli del passato: destra o sinistra, ovvero centro moderato., si fa fatica a comprendere le differenze. Guardando alla nostra geografia politica recente possiamo osservare gente di sinistra che sostiene teorie liberiste e di competizione di mercato, gente di destra che difende le classi più povere e sostiene l'integrazione degli stranieri, gente di centro che continua a dichiararsi "a disposizione", ma sono sempre disponibili per una poltrona, ovunque questo possa servire, ma soprattutto porti denari dentro le saccocce degli interessati.
Vediamo gente eletta oggi in un partito e domani dichiararsi per l'appartenenza ad altri gruppi politici, vediamo sindaci eletti con un programma inesistente eppure sostenere di essere "in linea con gli obiettivi": di chi?
La destra e la sinistra storiche non esistono più, i giovani fanno fatica ad interpretare ideologie del passato ormai sconfitte come ideali a cui appendere la propria passione. Comunismo, Capitalismo, Consumismo sono teorie cancellate dalla storia, di cui sopravvivono solo diafani fantasmi. Oppure dobbiamo assistere a orridi spettacoli come quelli di ieri a Milano per l'inaugurazione della sede di una organizzazione fascista chiamata "Cuore Nero": a loro la storia non ha insegnato nulla. E allora, di fronte a queste cose, mi devo dichiarare profondamente antifascita, quel centro va chiuso e basta.
Permettere di continuare ad accettare queste provocazioni significa dare spazio al qualunquismo, all'uomo comune, che si incarna nel sondaggismo bieco e ignorante, nel populismo.
L'aridità di ideali fa cambiare idea al politico di turno se la percentuale di sostegno della gente cala, per cui bisonga aspettare sempre le ultime statistiche di popolarità per affermare che si sta facendo il meglio per il Paese, quando basta rovistare nelle tasche delle persone, guardare nei loro occhi e leggere le loro labbra per capire se le cose vanno oppure vi sono difficoltà e preoccupazione.
Il PD di Varese è stato citato da Veltroni come esempio perchè questa estate si è messo a disposizione dei cittadini, che potevano prendere appuntamenti con deputati e consiglieri per parlare di politica, approfittando anche del periodo estivo che lasciava più tempo a disposizione. Non è stato solo un colpo di teatro, è qualcosa che va proprio nella direzione del "servizio" che dicevo prima, ed io stesso mi sono messo a disposizione tramite questo blog, il mio sito, e la mia disponibilità personale dimostrata in diversi incontri personali avuti e documentati in queste settimane, anche se in realtà sono pochi rispetto a quanti mi sarei aspettato.
La mia disponibilità non termina con l'estate, ma continua fino a quando potrò svolgere questo servizio con soddisfazione della comunità. La fase della politica nuova nasce dall'ascolto, di questo sono fermamente convinto: c'è qualcuno che vuole parlare?
Il Vangelo odierno parlava della correzione fraterna: potrebbe essere questo uno spunto per capire i mali della nostra società e cercare di risolverli. Abbiamo un potenziale enorme proprio tra quelle persone che non praticano (o non praticano più) la politica, diventata terreno per pochi iniziati o per spericolati avventurieri, che usano impropriamente questo nobile strumento.
Io spero che tutti i cattolici presenti in politica, per qualsiasi schieramento essi parteggino, abbiano sempre chiaro questa finalità della politica: attuare e realizzare il bene comune, non il bene personale o del clan di appartenenza. "I Care", tradotto con "ho a cuore" era il motto di Martin Luther King, ucciso 40 anni fa ma da allora sempre presente nei nostri cuori per la sua battaglia per i diritti umani, prima ancora che di razza o di classe.
La domenica, giorno del Signore, serva anche a permetterci di riflettere su queste cose.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma cosa sta dicendo ma nn si vergogna a infondere odio!!! lei è cattolico? ma mi faccia il piacere perchè bisogna chiudere una cosa che non fa male a nessuno e che è un luogo privato? Mentre chi contesta fa del male al quartiere perchè lo impoverisce moralmente e di fatto.
Ah poi un altra cosa: ma perchè secondo lei chi è a destra non può occuparsi onestamente dei problemi della povera gente? Lei mi sembra stia cambiando un po' sta diventando supponente e arrogante!

Non le chiedo di guardarsi dentro perchè sono convinto che lei si sente la persona più onesta la persona più religiosa la persona piùeticamente intoccabile...si sente.

Benvenuti nel mio blog ha detto...

Forse per qualcuno (in genere, anonimo), è arrogante e supponente chi non la pensa come lui. Io di certo non la penso come lui. Parlare di odio poi... credo che alcune persone non sappiano dare il peso giuste alle parole.

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