Alessandro Berteotti

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martedì 2 settembre 2008

Aboliamo l'ambrosia per legge

Se fosse un partito, avrebbe circa il 15% dei consensi, dalle nostre parti. E' il popolo dei soggetti allergici all'Ambrosia, pianta annuale che da metà agosto a metà settembre invade l'aria con un terribile polline, fortemente urticante (al microscopio ha la forma di un riccio di mare), estremamente piccolo (meno di 20 micron) e quindi in grado di intrufolarsi oltre le normali barriere delle vie respiratorie (naso, gola) fin giù nei bronchi, a causare non solo riniti allergiche, occhi lacrimanti e arrossati, ma anche, nei soggetti più esposti, casi di asma.
Da anni mi occupo di questo tema e ne parlo diffusamente anche nel mio sito, nelle pagine che vi invito a visitare. Anche le mie iniziative a livello di consiglio comunale hanno fatto rumore, anche se da qualche tempo ho smesso di stimolare l'azione del Comune di Busto Arsizio, in quanto mi sono fatto l'idea che questo, da solo, non basti.
Come l'ambrosia non conosce i confini delle città, delle provincie, delle regioni, e colpisce tutti indistintamente dalla loro fede religiosa, politica o calcistica, altrettanto non ha senso che il singolo Comune pulisca le proprie aree verdi e faccia tenere in ordine ai cittadini i fondi agricoli ed i piccoli appezzamenti, se poi non riesce a far pulire i bordi delle strade ad ANAS o le massicciate delle ferrovie a LeNord o Trenitalia. L'area della brughiera intorno a Malpensa da sola è una riserva enorme di piante di ambrosia, e questi fondi non sono manutenuti da nessuno.
Molti piccoli comuni non hanno nè i soldi nè le persone per sfalciare, e l'ordinanza regionale del 1999 in materia resta, in molti casi, lettera morta. Anche perchè qualche teoria recente afferma che sfalciare può non essere sufficiente, meglio qualche terapia più "chimica", culture di erbe che contrastano l'ambrosia o addirittura botte di calore per uccidere la pianta.
Comunque sia, le aree di influenza di questa pianta infestante ed a noi sconosciuta fino a mezzo secolo fa, si vanno allargando ad ogni stagione: ora è ampiamente segnalata, oltre che in provincia di Varese, da dove è iniziata la colonizzazione (a mio giudizio tramite Malpensa), a quelle di Milano, Bergamo, Pavia e Brescia, oltre che in Piemonte in ampie zone pedemontane.
Per fortuna, ora pare che anche la Rai, ne parli: un recente servizio di RaiTre è stato diffuso anche su RaiUno, segno di un allargamento dell'attenzione.
La ricaduta sulla popolazione è micidiale, anche perchè trattandosi di una invasione recente, non abbiamo alcuna forma naturale di difesa. Riempirsi di medicinali antistaminici non è piacevole, ma necessario a chi è allergico, e non tutti possono, per ragioni di lavoro o economiche, lasciare questo territorio per un mese, alla ricerca dell'aria esente da questo polline.
A questo punto, però, visto che disponiamo di un "facilitatore" al Governo in grado di risolvere tutti i problemi d'Italia e non solo, gli chiederei di fare una legge speciale che cancelli immediatamene l'Ambrosia dalla faccia del Nord. Chissà che non ci riesca come con i rifiuti di Napoli?

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