Alessandro Berteotti

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sabato 27 settembre 2008

Di quale federalismo stiamo parlando?

Sentiamo tanto parlare (a dire la verità, fino a qualche giorno fa, adesso si parla di altro) della nuova legge sul Federalismo proposta da Calderoli. Ricordo che nel passato di Calderoli c'è anche la tanto vituperata legge elettorale tuttora vigente, quella che ha tolto ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, ma ha delegato questo fondamentale compito della democrazia alle segreterie di partito.
Dunque, vi domando: quanto conoscete di questa bozza di legge? Quello che hanno raccontato i giornali, immagino. Bene, forse dovreste leggerla, questa bozza. In essa vi potreste trovare tante sorprese. Con l'ultima versione della bozza Calderoli sul federalismo fiscale - come hanno detto Boeri e Bordignon, si è addirittura inventato il federalismo ad personam.
A Raffaele Lombardo (e quindi al socio MPA) si dedica l'art. 20 e cioè la possibilità di attribuire alle Regioni a Statuto Speciale "quote del gettito derivante dalle accise sugli oli minerali in proporzione ai volumi raffinati sul loro territorio". Con più di 20 miliardi di gettito complessivo all'anno, le accise sugli oli minerali costituiscono la quarta imposta erariale italiana, e la quota raffinata in Sicilia è quasi del 50 per cento. A Varese, a Milano, a Bari, a Torino ecc facciamo il pieno di benzina e paghiamo le accise: e i soldi finiscono nelle mani di Lombardo e co. Interessante questa idea di Federalismo. Penso non ci sia bisogno di aggiungere altro .....
Ad Alemanno (e quindi al socio AN-PDL) il regalino arriva con l'art. 13: vengono assicurati i soldi per Roma Capitale e il trasferimento, a titolo gratuito, al comune di Roma dei beni appartenenti al patrimonio dello Stato non più funzionali alle esigenze dell’Amministrazione centrale.
Al Berlusca (e quindi al socio di maggioranza) il regalo più pesante, come ovvio. Calderoli aveva raggiunto nei giorni precedenti un accordo di massima con le rappresentanze degli Enti Locali in materia di autonomia tributaria: la proposta di individuare subito un tributo capace di dare autonomia e responsabilità ai Comuni e di garantire nel contempo ai cittadini una serie di servizi dopo la soppressione dell’Ici sulla casa. La cosidetta tax service che andava a razionalizzare la tassazione sulla casa e che diventava l'asse portante per la costruzione dell'autonomia tributaria a livello comunale, è stata immediatamente disconosciuta. E' bastato qualche titolo di giornale che paventasse la reintroduzione dell'ICI e Berlusconi - per paura di incrinare la sua luna di miele con gli Italiani - manda a mare il faticoso negoziato. Risultato: diversamente dal livello regionale, per i Comuni non c'è chiarezza su tributi e compartecipazioni, non c'è l'individuazione delle funzioni fondamentali da finanziare. Si rimanda ai decreti legislativi da emanare entro due anni ...Buona fortuna.

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