Lunedì prossimo 30 giugno alle ore 21.00 si riunirà il Consiglio Comunale per discutere di una sessantina di punti all’ordine del giorno. Tema principale sarà l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2007, ma vi sono molti altri punti che potranno essere di estremo interesse per tutti i cittadini.
Quello della partecipazione al consiglio comunale pare essere un onore riservato a pochi addetti ai lavori, mentre per certi versi è una vero e proprio dovere civico.
So che queste mie parole potrebbero far fare un balzo sulla sedia a chi le legge (magari…), ma a costo di sembrare un sadico torturatore, voglio davvero invitarvi ad assistere ad una seduta di consiglio. Recentemente ho raccolto le confidenze di alcune persone che sono intervenute per temi specifici, e mi hanno commentato la cosa come “terrificante”.
Io credo sia giusto che i cittadini si rendano conto di queste cose di persona, non per sentito dire. Che vedano e sentano cosa viene detto, quale sia il comportamento di tutti coloro che dovrebbero dare lustro a questa istituzione. Personalmente ho una altissima considerazione di ogni assise istituzionale e sono addolorato nel vedere che troppe volte il Consiglio Comunale di Busto Arsizio assomiglia più ad un ring di pugilato verbale (e qualche volta si è sfiorato lo scontro fisico), che non a quello che è il suo vero ambito.
Diversi sono i fattori che hanno portato a questo degrado: una presidenza ultimamente distratta e poco incisiva, atteggiamenti più da star del cinema che non da consigliere comunale, una voglia di protagonismo esasperato unita ad un difetto di umiltà e di spirito di servizio.
La passione politica deve animare il dibattito, ci mancherebbe; ma stupiscono alcuni atteggiamenti chiaramente sopra le righe se non unicamente provocatori.
Una partecipazione più attenta e attiva da parte della cittadinanza potrebbe aiutare a far tornare il dibattito consiliare dentro i binari di un rispettoso confronto, ricordando che chi viene eletto assume l’incarico in nome e per conto di tutta la cittadinanza.
E ai cittadini voglio dire: siate attenti e responsabili in questo. Non lasciate che il vostro voto sia gestito in autonomia, verificate che, colui a cui avete assegnato la vostra preferenza o il vostro voto sia poi in grado di rappresentarvi onorevolmente. Se non lo fa, diteglielo chiaramente e personalmente. E’ un vostro diritto.
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