Vi ricordate il famoso film di Nanni Moretti dove interpreta la figura di un personaggio politico che molti riconoscono nella figura di Berlusconi? Il momento dell'uscita di quel film è stato anche il momento di minor popolarità dell'allora Premier. Quante cose sono trascorse da allora. Berlusconi riuscì a tornare in auge e a contenere al minimo il distacco da Prodi nelle elezioni del 2006; da allora per circa un anno ha giocato al gatto col topo, quindi ha portato il suo affondo ed ha vinto a mani basse le ultime elezioni della scorsa primavera. Però, ancora una volta, la sua vittoria è determinata più dalla paura indotta negli italiani e dagli errori degli avversari, che da una sua chiara visione della politica. Quando finiscono le profezie e ci si trova a misurarsi sul piano della realta, ci si rende conto di quanto poco l'attuale Governo è vicino alla nazione e quanto invece fa godere tutti i privilegi al proprio leader.
Ritornano allora i ritornelli contro la Magistratura, accusata di essere persecutoria nei confronti degli interessi personali di Berlusconi. Ma questa volta accade che il popolo si ribella, quel popolo che si dice della Libertà. L'entrata del Premier all'assemblea di Confesercenti di questa settimana è stata trionfale e tutti hanno applaudito una politica che portava un segnale di attenzione ai loro problemi; ma hanno cominciato a fischiare il nostro eroe quando si è scagliato contro la magistratura, snaturando la vera ragione di quell'incontro.
I continui richiami del Presidente della Repubblica alla moderazione e al dialogo se ne vanno anche questa volta alle ortiche sempre per lo stesso motivo: l'Italia ha un padrone, non un vero Leader, che la propria parte politica dimostra di gradire sempre meno dopo le elezioni. La Lega non sembra più così in sintonia, e perfino qualche personaggio di spicco del Popolo della Libertà ha più che un mal di pancia. Come giustificare un Parlamento che viene sconfitto quando i numeri sono così tanto a favore della maggioranza, se non con una insoddisfazione per la politica personalistica del Presidente del Consiglio?
Sulle televisioni siamo tornati all'eterno conflitto sulle tre reti in chiaro detenute da Mediaset; e di nuovo i proprietari di Europa7 dovranno attende ancora il loro momento. E' questa la democrazia?
Critiche dall'Europa, che Berlusconi non ama perchè lo controlla ed un padrone non ama essere controllato, quindi reagisce a modo suo. Toglie l'ICI, ma a che prezzo! Cancellati tutti gli interventi sullo sviluppo del trasporto ferroviario locale, per chi è pendolare questa non è una bella notizia.
E per concludere, oggi abbiamo le notizie che vedono Berlusconi protagonista di un caso tipicamente italiano: quello delle raccomandazioni. E non voglio riportare le considerazioni che Di Pietro ha pronunciato, ma che moltissimi italiani hanno pensato. Riporterò invece le parole di Bossi: "chi ha ruoli di responsabilità deve stare attento". Ma non sta attento chi si sente sempre sopra le righe e, qualche volta, sopra la legge.
Allora, che cinema volete vedere domani?
Nessun commento:
Posta un commento