La vicenda nota da moltissimo tempo ha del grottesco.
La casa dovrebbe essere abbattuta, ma causa un contenzioso tra i proprietari e l'amministrazione comunale essa resta lì. Una cosa che non dovrebbe succedere in un paese civile: qualsiasi sia la natura del contenzioso, e tra l'altro qui è nota e qualche tempo fa sembrava ormai in via di definizione, non è possibile che si continui a far rischiare l'osso del collo a pedoni, ciclisti e automobilisti che transitano lungo la strada e, chi sopraggiunge dalla periferia verso il centro, deve inevitabilmente spostarsi verso il lato opposto.
Ogni giorno si rischiano incidenti, anche per chi esce dalla laterale via Benedetto Marcello, cosa già successa in molte occasioni. I residenti sono al limite della sopportazione.
Sono state fatte interrogazioni, il problema è stato portato in consiglio comunale, ma finora siamo allo stesso punto di venti e più anni fa.
Come è possibile ciò? Se l'amministrazione comunale non è in grado di risolvere la questione, a chi ci si deve rivolgere? Alla magistratura?
Il senso civico e di responsabilità vorrebbe che ci si interessasse di tutti i punti della città che hanno problemi, non solo quelli che stanno nelle vicinanze del centro cittadino.
Le periferie meritano maggiore interesse e rispetto, anche da una amministrazione che può permettersi di ignorare le istanze delle minoranze consiliari.
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