Cominciamo dunque dall'acquisto dei libri di testo: quanti di voi si sono sentiti dire che un libro doveva essere acquistata nella nuova edizione, ed avendo a disposizione la precedente, scopre che le diversità sono minime, talvolta addirittura insignificanti, ma che ugualmente abbiamo dovuto sborsare 15, 20, 30 e più euro per la nuova versione?
Di questo ne riparleremo a settembre.
Poi ci sono i ragazzi che devono raggiungere la scuola utilizzando i mezzi pubblici: se abitate a Busto, quest'anno ne sono successe di tutti i colori, a cominciare dal costo dell'abbonamento, cambiato più di una volta, con aumenti e sconti che si sono alternati alla discussione sulle famose tratte brevi. Quanti hanno in realtà richiesto il rimborso?
E credo ve ne sarebbe stato ben diritto, visto il numero delle corse in ritardo, soppresse, non effettuate che anche quest'anno hanno costellato l'anno scolastico.
I problemi all'interno delle scuole poi sono più o meno sempre i soliti da decenni, ma il tira e molla sulla questione degli esami di riparazione rischia di rasentare il ridicolo. Il precedente ministro Fioroni ha detto che si dovevano ripristinare gli esami di riparazione: apriti o cielo! Cambiamo Governo, arriva la Gelmini e cosa fa? Ripristina gli esami di riparazione, che dovranno essere preceduti da corsi di recupero da organizzarsi a cura dei singoli istituti (quando, con che soldi?) e che si dovranno concludere entro il 31 agosto.
Silenzio, nessuna reazione. Perbacco, come ha fatto presto la gente a cambiare idea. O forse no? Forse è solo così confusa e stanca di queste cose che aspetta solo di capire come va a finire. Attenzione alle ferie, però: si rischia di saltare...
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