Alessandro Berteotti

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martedì 24 giugno 2008

Movimenti giovanili e patronale di San Giovanni

Il commento odierno non può che partire dalla nostra festa patronale di San Giovanni. In questo giorno mi viene sempre da riflettere su come l’attività lavorativa mi porti ad essere quasi sempre assente dalla festa a cui invece avrei partecipato con vivo piacere, e come questo in definitiva mi renda più cittadino di Milano che di Busto Arsizio.
In realtà il mio cuore oggi è a Busto e festeggia coi bustocchi, speriamo non se ne accorgano qui al lavoro…
Da giovane invece non mi perdevo una patronale, anche se il rammarico era che questa cadeva sempre fuori dai giorni scolastici e quindi, rispetto ad altre città della zona, noi potevamo godere di un giorno di vacanza in meno!
I tempi cambiano e cambia anche il modo di pensare e di porsi di fronte ai problemi della vita. Ed ecco perché oggi vorrei riflettere con voi su di un fatto occorso in questi giorni che sta facendo molto clamore almeno nell’ambiente della cronaca locale.
Dunque: un gruppo di giovani di sinistra che si è dato la sigla “Reclaim the Street” ha manifestato domenica pomeriggio contro l’Amministrazione comunale che ha negato il permesso di tenere una “festa politica” per reclamare maggiore attenzione sulla disponibilità di luoghi di aggregazione in città. La manifestazione è stata controllata da agenti e forze dell’ordine in numero pari se non maggiore rispetto ai manifestanti, ed Azione Giovani, sigla della destra giovanile, li ha contestati dicendo che si sono spesi inutilmente soldi pubblici per il presidio dalle forze dell’ordine.
In realtà questo discorso ci porterebbe lontano, ad esempio a quanto costino alla collettività migliaia di agenti ogni fine settimana quando vi sono partite di calcio negli stadi, dove anche per partite di quarta serie bisogna mandare 50 agenti a presidiare perchè un manipolo di imbecilli prende a pretesto il tifo sportivo per scaricare tutte le proprie tensioni e frustrazioni. E per lo più si tratta di simpatizzanti di destra.
Però l’osservazione di AG ha qualcosa di vero: se oggi è difficile dire cosa sia politicamente la destra e la sinistra, vi sono alcuni comportamenti di fondo che contraddistinguono in modo differente l’approccio istituzionale alle regole e alle norme.
Il ragazzo di sinistra è tendenzialmente istintivo e meno propenso a pensare in prima battuta che per una propria libera iniziativa vi possano essere permessi da chiedere, documenti da compilare o balzelli da pagare, cosa che invece sarà più familiare ad un ragazzo di destra. Non vi è una scelta giusta ed una sbagliata, sono due approcci diversi.
Semmai bisogna sottolineare un altro aspetto: oggi chi ha strutture che già funzionano è molto avvantaggiato. L’allusione a Comunità Giovanile è fortemente voluta. Questo non significa però che si debba impedire o ostacolare la nascita di nuove iniziative di diversa ispirazione, anche perché se esse avranno la forza di sostenersi andranno avanti, altrimenti si fermeranno da sole. E’ la legge del mercato liberale.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si ma scusa eh, io sono di sinistra e in prima battuta mi sento offeso da quello che tu dici: quindi un ragazzo di sinistra è più stupido?! però poi ci penso e ti dico che per quanto riguarda la nuova generazione hai ragione, la sinistra sta lentamente morendo proprio perchè i giovani di oggi di sinistra sono tutti o quasi delinquenti!

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