I mondiali di ciclismo di Varese potrebbero dare una mano a risolvere l’ormai antico problema dei parcheggi presso le Ferrovie dello Stato, sbloccando la trattativa per l’ex area Hupac.
Sono già 10 anni che lo spazio adiacente la Stazione Centrale non è più destinato all’azienda svizzera che si occupa di logistica integrata ed intermodalità, ma finora ogni tentativo di riuscire ad entrare in sintonia con l’Ente ferroviario ha avuto esito negativo.
A soffrire di questa situazione non sono solo i pendolari, che ovviamente hanno il problema primario di poter lasciare il proprio mezzo di locomozione per la tratta casa-stazione (auto, moto o bicicletta) in un posto un minimo sicuro da furti o da contravvenzioni.
Nel marzo del 2003 l’allora sindaco Luigi Rosa annunciò che nell’ambito delle trattative per il progetto per il collegamento tra le linee ferroviarie di Nord e Stato si erano ricevute assicurazioni circa l’imminenza della liberazione delle aree, ma forse l’esperienza non proprio felice di Metropolis a Gallarate, o altri fatti sconosciuti, non hanno mai fatto concludere questo accordo.
L’apertura del sottopasso pedonale ha reso possibile sfruttare anche aree di parcheggio lungo via Palermo e sino al quartiere dei Santi Apostoli, ma come si accennava, questo crea grossi problemi anche ai cittadini che abitano nei pressi della Stazione Centrale, così come accade alla Stazione Nord.
Durante i giorni feriali la viabilità dei quartieri Frati e Santi Apostoli diventa caotica per il fatto che le auto lasciate in sosta vi restano fino a sera, danneggiando i residenti. Inoltre, i recenti provvedimenti in materia di parcheggio pubblico a pagamento, che hanno visto aumentare le tariffe fino ad un euro l’ora, lasciano ancora più amareggiati i cittadini.
A Roma il Codacons e associazioni di cittadini sono riusciti a far togliere i parcheggi a pagamento facendo ricorso al TAR del Lazio laddove non era garantita la sosta gratuita: credo che qui siamo molto prossimi alle condizioni che hanno fatto emettere quella sentenza.
Accetto ben volentieri suggerimenti in merito, per attivare qualche azione consiliare per alleggerire il problema, in attesa di conoscere l’esito con l’ente Ferrovie ed evitando che, per l’ennesima volta, si debba masticare amaro su questo tema.
Sono già 10 anni che lo spazio adiacente la Stazione Centrale non è più destinato all’azienda svizzera che si occupa di logistica integrata ed intermodalità, ma finora ogni tentativo di riuscire ad entrare in sintonia con l’Ente ferroviario ha avuto esito negativo.
A soffrire di questa situazione non sono solo i pendolari, che ovviamente hanno il problema primario di poter lasciare il proprio mezzo di locomozione per la tratta casa-stazione (auto, moto o bicicletta) in un posto un minimo sicuro da furti o da contravvenzioni.
Nel marzo del 2003 l’allora sindaco Luigi Rosa annunciò che nell’ambito delle trattative per il progetto per il collegamento tra le linee ferroviarie di Nord e Stato si erano ricevute assicurazioni circa l’imminenza della liberazione delle aree, ma forse l’esperienza non proprio felice di Metropolis a Gallarate, o altri fatti sconosciuti, non hanno mai fatto concludere questo accordo.
L’apertura del sottopasso pedonale ha reso possibile sfruttare anche aree di parcheggio lungo via Palermo e sino al quartiere dei Santi Apostoli, ma come si accennava, questo crea grossi problemi anche ai cittadini che abitano nei pressi della Stazione Centrale, così come accade alla Stazione Nord.
Durante i giorni feriali la viabilità dei quartieri Frati e Santi Apostoli diventa caotica per il fatto che le auto lasciate in sosta vi restano fino a sera, danneggiando i residenti. Inoltre, i recenti provvedimenti in materia di parcheggio pubblico a pagamento, che hanno visto aumentare le tariffe fino ad un euro l’ora, lasciano ancora più amareggiati i cittadini.
A Roma il Codacons e associazioni di cittadini sono riusciti a far togliere i parcheggi a pagamento facendo ricorso al TAR del Lazio laddove non era garantita la sosta gratuita: credo che qui siamo molto prossimi alle condizioni che hanno fatto emettere quella sentenza.
Accetto ben volentieri suggerimenti in merito, per attivare qualche azione consiliare per alleggerire il problema, in attesa di conoscere l’esito con l’ente Ferrovie ed evitando che, per l’ennesima volta, si debba masticare amaro su questo tema.
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