Alla lettura del precedente post, un amico mi sollecita una riflessione su Movibus, anche alla luce di recenti rilancio giornalistici in merito alla questione.
Movibus è una nuova società di trasporto pubblico che nasce dalla unione tra ATM, ATINOM e STIE, aziende specializzate nel settore ed operanti nell’area dell’Altomilanese. A seguito di questa unione, Movibus andrà a produrre quasi 61 milioni di chilometri l’anno di copertura dei mezzi, avendo a disposizione circa 210 autisti: una media di 30.000 chilometri l’anno su percorsi per lo più extraurbani. La preoccupazione sindacale è per il basso numero di addetti (250 in tutto) rispetto al servizio prodotto e la sicurezza del salario, volendo continuare a garantire il servizio di trasporto, ma nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Questa iniziativa non tocca direttamente la nostra città, ma è ovvio che essendo STIE socia al 40% di AGESP Trasporti, è ipotizzabile che nel prossimo futuro una soluzione di bacino di trasporto e di forma consortile per l’espletamento del servizio possa essere ipotizzata. Personalmente, ma credo di poter parlare anche a nome dei colleghi consiglieri, staremo tutti con le orecchie ben aperte in proposito.
Movibus è una nuova società di trasporto pubblico che nasce dalla unione tra ATM, ATINOM e STIE, aziende specializzate nel settore ed operanti nell’area dell’Altomilanese. A seguito di questa unione, Movibus andrà a produrre quasi 61 milioni di chilometri l’anno di copertura dei mezzi, avendo a disposizione circa 210 autisti: una media di 30.000 chilometri l’anno su percorsi per lo più extraurbani. La preoccupazione sindacale è per il basso numero di addetti (250 in tutto) rispetto al servizio prodotto e la sicurezza del salario, volendo continuare a garantire il servizio di trasporto, ma nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
Questa iniziativa non tocca direttamente la nostra città, ma è ovvio che essendo STIE socia al 40% di AGESP Trasporti, è ipotizzabile che nel prossimo futuro una soluzione di bacino di trasporto e di forma consortile per l’espletamento del servizio possa essere ipotizzata. Personalmente, ma credo di poter parlare anche a nome dei colleghi consiglieri, staremo tutti con le orecchie ben aperte in proposito.
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