Alessandro Berteotti

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lunedì 20 ottobre 2008

Il pianeta dei rifiuti

Wall-E è l'ultimo film Pixar, dove il protagonista è un robottino che vive su quello che rimane della Terra, un pianeta ormai ricoperto di uno strato di rifiuti che lo rende invivibile agli esseri umani.
Un film che si annuncia bellissimo, e che usa questa ambientazione per raccontare una storia di sentimenti ed emozioni. Ma l'idea di un pianeta ricoperto dai rifiuti è un'immagine drammatica che tutti noi ci portiamo appresso, in qualche modo, come una specie di visione di un futuro imminente.
Abbiamo avuto tragiche rivelazioni di pentiti di camorra su navi riempite di ogni sorta di rifiuto tossico e affondate volontariamente nel Mediterraneo, in grado di generare disastri ecologici degni dei maggiori affondamenti di navi da trasporto e petroliere di cui si abbia avuto notizia nel passato.
Abbiamo rifiuti tossici che sono stati sotterrati in moltissimi punti della Campania, che qualora dovessero essere rintracciati (ammesso di riuscire ancora a recuperare parte o tutti i recipienti), impiegherebbero moltissime risorse economiche per la bonifica dei terreni.
Per non parlare dell'Africa, da molto tempo ormai impiegata come discarica del mondo consumista.
Cosa possiamo fare per non morire soffocati dai rifiuti? Nel nostro piccolo possiamo fare molto.
Una delle principali fonti di inquinamento sono gli imballi che confezionano buona parte dei beni dei consumo che acquistiamo ogni giorno, dall'alimentare, all'elettronica di consumo, agli elettrodomestici e così via. Quasi tutti gli imballi finiscono nel nostro sacco nero o in discarica, mentre si potrebbe agire su almeno due fronti: quello di costruire imballi riutilizzabili, che possano essere di utilità per diversi beni e per diverse volte, e quello di utilizzare contenitori di plastica o vetro per l'acquisto di beni di largo consumo come i detersivi o il latte.
Mentre per i primi serve una "ingegnerizzazione" dell'imballo, che proprio in provincia di Varese vede la presenza di proposte d'avanguardia, per la seconda sono necessari dei dispenser sul modello di quelli che ho visionato nella visita di settembre al comune di Casalmaggiore >>>leggi<<<.
Proprio questa riflessione mi dà l'opportunità di riprendere anche questo discorso: non è che abbia rimosso tutti i buoni propositi determinati dalla visita al sindaco del comune del cremonese, ma il fatto è che ora, con il rimpasto di Giunta in corso, non ho la possibilità di potermi confrontare con alcun Assessore che possa essere sicuro di mantenere il proprio incarico nel prossimo periodo. Questa lunga fase di attesa compromette anche questo tipo di attività e di proposta.
E purtroppo non è la sola: che ne sarà del PUT, il favoloso Piano Urbano del Traffico, se sarà rimosso l'assessore Lista? e del PGT, se fosse rimosso Reguzzoni? In ogni caso, qualsiasi sarà la scelta su chi e con quali deleghe opererà nella futura Giunta, c'è da aspettarsi un rallentamento delle attività (se mai fosse possibile!) in carico ai vari assessorati. che eventualmente venissero sostituiti. L'unico che dovrà agire celermente, ma perchè determinato dalla legge, sarà l'assessore al Bilancio.
Dunque abbiamo ancora un po' di tempo prima di trovare il giusto interlocutore e quindi potremo continuare a riflettere sulla questione rifiuti prima di arrivare ad una proposta. Ma vi posso assicurare che, almeno per parte mia, la questione è di una chiarezza cristallina.

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