Alessandro Berteotti

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venerdì 17 ottobre 2008

Addio vecchia Trasporti, ma qualcuno ti ha tradito

Permettetemi di tornare su di un tema del consiglio comunale di ieri sera. Perchè a me, sarò anche un romantico, di rinunciare al servizio di AGESP Trasporti proprio non va giù.
Parlo da cittadino prima che da amministratore, ed in entrambe le vesti mi sento di dire che l'indirizzo adottato ieri sera sia profondamente sbagliato. Perchè? E' presto detto.
Tutto si origina dal 2001, quando il Presidente di AGESP, l'attuale onorevole leghista Marco Reguzzoni, decide di assumere un socio privato esperto del settore trasporti, STIE, come partner di AGESP Trasporti. L'accordo è stipulato sulla base di un contratto fitto di clausole e benefici per il socio più che per la nostra Trasporti, e così si va avanti per circa cinque anni con questo scenario. Nel 2006 cominciano le grane: il servizio diventa profondamente inefficiente, i mezzi sempre più vecchi e poco adatti alla percorrenza sulle nostre strade, frequenti rotture ed incidenti minano l'affidabilità di un servizio allo stremo. I conti diventano improvvisamente in profondo rosso.
Cominciano anche i conflitti sindacali, si rischia di non pagare gli stipendi ai dipendenti; a farne le spese sono gli utenti, i quali vedono aumentare il costo del biglietto del 35% e le famiglie vedono aumentare di botto del 50% il costo dell'abbonamento studenti. Questo accadeva lo scorso anno, insieme al fatto che agli studenti esterni alla città veniva richiesta la tariffazione annuale intera, quasi 500 euro.
Fino a questi ultimi giorni, dove con gli ultimi abbonamenti i genitori si sono sentiti raccontare storie di ogni genere, dal fatto che i ragazzi possono prendere il mezzo pubblico solo se la salita sul bus avviene 30 minuti prima dell'entrata. Ora: se il bus fa il giro turistico della città, non è certo colpa degli studenti, i quali resterebbero anche volentieri altri 10 minuti nel loro letto la mattina.
Oppure l'informazione, sempre fornita da AGESP, che ai ragazzi muniti del biglietto di corsa semplice non è permesso accedere ai bus scolastici: incredibile!
Fermate saltate, corse soppresse, autisti che non conoscono il tracciato e lasciano per strada i ragazzi: questa la cronaca recente.
Se questa è la situazione, viene spontaneo chiedersi perchè un imprenditore, la cui missione è fare soldi, si debba mettere sul gobbo una simile carriolata di nefandezze ed essere felice di spendere anche dei soldi per portarsi a casa il 60% di un'azienda fallimentare. Perchè?
Perchè il nostro municipio non vede l'ora di disfarsi di questo bene prezioso per la collettività, senza neanche provare a fare un tentativo (o almeno lo poteva fare nei mesi passati) per vedere se la qualità del servizio poteva essere migliorata e come. Di suggerimenti gliene sono arrivati molti, sicuramente sono arrivati da noi, inteso come PD nel suo insieme.
Ci sono troppe cose che non sono chiare. La forte perdita è stata determinata da una cattiva gestione, questo senza ombra di dubbio, ma nessuno ha ritenuto che gli amministratori siano stati incapaci di governare la situazione. E nemmeno si è valutata (visto che chiediamo tanti pareri su cose da nulla, forse lo si poteva fare anche su questo) una configurazione diversa del servizio, ma si è dato per scontato che il servizio non fosse recuperabile, anche per l'interesse di accedere frettolosamente alla gestione "in house" del patrimonio di AGESP .
Mi piacerebbe conoscere il vostro parere anche su questo punto, ma non posso fare un sondaggio per ogni foglia che cade, ed in questo periodo ne cadono parecchie. Per cui invito chi volesse esprimersi in merito a lasciare un commento o mandarmi un messaggio. Sarà sempre molto gradito, qualsiasi sia il vostro punto di vista.

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