Alessandro Berteotti

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giovedì 23 ottobre 2008

Governo all'attacco, in pericolo le libertà costituzionali

Berlusconi smaschera la propria vera natura e nega la possibilità di manifestare dissenso. L'occasione è quella della protesta (finora ancora civile) del mondo della scuola e dell'Università che rifiutano la riforma Gelmini.
Chi aveva ancora qualche dubbio in proposito è stato accontentato: siamo veramente avviati verso un fascismo gentile. Di Pietro aveva ragione, e non solo lui, nel denunciare questo tipo di possibile trasformazione della politica del Popolo della cosiddetta Libertà.
Negare la possibilità di manifestare, insultare la stampa che offre un'immagine distorta del Governo (a molti però sembra il contrario, che la stampa sia troppo spesso supina di fronte a questo Governo, priva di ogni forza di commento, limitandosi spesso alla sola cronaca politica, soprattutto quando il Premier dice cose che farebbero rivoltare nella tomba tutti i nostri grandi politici del passato), sono ancora le cose di minor impatto.
Infatti, se andiamo a vedere come questo Governo sta operando la propria azione legislativa, si può notare come essa avvenga a colpi di decreti legge (approvati in sede di Consiglio dei Ministri e non parlamentare), mentre i disegni di legge che passano il vaglio politico sono sottoposti troppo spesso al voto di fiducia, che taglia la possibilità di proposta da parte delle opposizioni e salvaguarda il Governo da imboscate anche se ha un centinaio di voti di margine.
Gli italiani preferiscono Berlusconi con una percentuale bulgara? Non si capisce come può essere, visti i commenti che dovunque (in treno, in metrò, al lavoro, per strada...) si sentono fare da chi ha ancora la voglia di occuparsi di questioni politiche. Per contro, è vero che sempre meno gente dimostra questa sensibilità e si accontenta di quello che ha purchè possa vivere tranquilla.
Ma come si fa a vivere tranquilli in questa situazione?

2 commenti:

Lino ha detto...

Caro Alessandro ho ancora l'amaro in bocca dal 68 ,da quando alla scuola serale c'erano i picchetti del diurno che pretendevano d tenerci fuori . Finalmente qualcuno dice che la Scuola è un servizio pubblico che non si può interrompere a piacimento.Proposte non proteste questo vorrei dire agli universitari che vogliono bloccare l'attività degli atenei.Da una piccola indagine personale ho appurato che nessuno degli studenti interpellato conosce la proposta di legge del Ministro.
Per me è la solita occasione per fare casino e marinare la scuola.
Cordiali saluti Lino

Anonimo ha detto...

Premesso che esprimere le proprie opinioni con manifestazioni non è atto di inciviltà ma di civiltà e di partecipazioni attiva del cittadino alle vicende del proprio tempo, premesso che il cosiddetto 68 è stato il momento che più di ogni altro ha contribuito alla crescita democratica del nostro paese nel dopoguerra( non casualmente due leggi fondamentali, lo statuto dei lavoratori - L.300/70- e la legge sul divorzio- L.898/70 - sono appunto del 1970 e quindi diretta conseguenza delle lotte del 68, premesso che serve di pù per la crescita di uno studente partecipare attivamente alla vita e alle problematiche del proprio tempo che "stare sui libri" acriticamente e passivamente, quello che è grave e che va denunciato è il clima autoritario e intrinsecamente eversivo che si va istaurando nel nostro paese. Il presidente del consiglio ha fatto un "avviso ai naviganti" dicendo che "avrebbe convocato il ministro degli interni per dargli precise istruzioni circa le misure da prendere per evitare occupazioni". Il ministro dell'interno, trattato come un lacchè, si è giustamente risentito, gli alleati di governo hanno preso le distanze per cui il suddetto presidente del consiglio, con la facciatosta che lo contraddistingue, dalla Cina addirittura ha detto che lui non aveva mai detto quello che aveva detto. Il sig berlusconi ha uno strano concetto di democrazia che si sostanzia nei seguenti punti fermi:
1) che essendo stato eletto può fare quello che gli pare, nemmeno fossimo tornati alle monarchie assolute che peraltro avevano anch'esse istituti di contrappeso( vorrei ricordare che la magna carta libertatum è precedente all'avvento del sig Berlusconi su questo pianeta e che gli sopravviverà)
2) che ogni voce di dissenso, che è il sale della democrazia, è un attentato alla potestas dell'"unto del signore" quale lui si crede
3) che il parlamento è composto da suoi dipendenti ai quali si da ordini
4) che il governo è composto da imbecilli che essendo da lui scelti e proposti debbono astenersi dal pensare e da avere una personalità autonoma( entro breve dovranno anche dar prova di saper saltare entro cerchi di fuoco)
Questo in termini semplici e banali è fascismo anche perchè la personalità del premier è simile a quella di molti altri che hanno riempito la storia di lutti. Al riguardo vorrei ricordare che di "uomo nero" ne abbiamo già avuto uno che è bastato ed avanzato. Per fortuna siamo in Europa, l'ingresso nella quale dobbiamo a veri grandi uomini politici(De Gasperi in primis) e più recentemente Ciampi e Prodi ai quali dobbiamo l'"aggancio" all'euro che ci ha evitato di fare la fine dell'argentina, per cui un altro Piazzale Loreto è escluso, ma è certo che vigilare è doveroso anche perchè la democrazia è come la salute, la si apprezza in genere quando la si perde.
Io credo che sia anche segno di democrazia e di schiena dritta firmarsi quando si esprime un'opinione, che sia su un blog che con altri strumenti, per cui mi firmo

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