Alessandro Berteotti

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mercoledì 1 ottobre 2008

Passato è il Consiglio, resta l'amarezza

Impegni di lavoro urgenti mi hanno tenuto lontano da Busto un paio di giorni, impedendomi anche di poter partecipare al consiglio comunale di ieri sera. Ma sono riuscito ugualmente a consocere alcuni particolari che mi riconfermano molte delle perplessità che ho già manifestato nel recente passato sulla qualità della politica.
La prima, ma nemmeno la più importante: il rimpasto. Si chiacchera sui numeri, sui nomi, sugli incarichi, e non si pensa alla necessità della città di avere un guida che risolva i veri problemi in cui si arrabatta. Quali? Il traffico e l'inquinamento, il PUT, il Piano di governo del territorio, il dissesto di strade e marciapiedi, la cura del verde e perfino la manutenzione ai Cimiteri e il forno crematorio, senza dimenticare la ex-municipalizzata (con annessi e connessi, tipo Trasporti e Global Service) ed ACCAM.
Vi sembra poco? Ma noi dissertiamo in merito a quanti assessori toccano a quella forza politica in base al manuale Cencelli, ovvero alle scelte (presunte) del Sindaco in barba agli stessi partiti. Fesserie.
La seconda è invece anche più pesante, specialmente dal punto di vista politico. Da tempo assistiamo ad un effetto da analisi neuropsichiatrica: la maggioranza si spacca e prende posizioni diverse nel dibattito interno ed esterno al consiglio, ma poi vota compatta (o quasi) i punti in discussione. Pochi minuti dopo il voto iniziano le dichiarazioni, i distinguo e gli auspici di un cambiamento per il futuro. Illusi!
Non potrete mai cambiare niente finchè i cittadini non capiranno che se vorranno cambiare qualcosa dovranno cambiare questa maggioranza! Certi teatrini non sono degni della città di Busto Arsizio e non sono degni di politici che dicono di essere i rappresentanti della città.
La linea politica e gli assessorati di Busto Arsizio sono decisi dalle direzioni provinciali dei partiti. A Busto delle lobby di potere guidano pesantemente il voto di larga parte della città. Noi "peones" della politica, che cerchiamo di dare il massimo, in maniera seria e costruttiva, siamo talvolta accusati dai nostri stessi sostenitori di cose assurde, di cene fatte con persone della maggioranza o anche peggio.
A questo proposito, colgo l'occasione per dichiarare che sinceramente sono disgustato di questi atteggiamenti, anche se ritengo inutile replicare a simili menzogne. Invito chi volesse fare rilievi di qualsiasi tipo a circostanziarle con nomi, date e rendendo pubblico il proprio nome, altrimenti di fare accuse false ed anonime sono capaci tutti. Mi spiace dover usare questo strumento per esternare questo mio sentimento, ma purtroppo non ho altra possibilità di far sapere il mio pensiero a questi "signor nessuno".
Resta il fatto, in conclusione, che la città di Busto Arsizio merita di più e soprattutto merita qualcosa di meglio dei quattro Balanzoni che si ritrova ora come amministratori.

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