Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

domenica 12 ottobre 2008

I cori squadristi un insulto per tutto il Paese

Una volta si diceva cori da stadio. Ora non sappiamo più come definirli. Imbecilli? Troppo semplice.
Se non si riesce a comprendere quale sia il significato vero e profondo di questi gesti e di queste parole, forse - almeno sullo stretto ambito sportivo - ha senso, come suggerisce qualcuno dell'ambiente della Nazionale, il semplice gesto di ignorarli perchè "raglio d'asino non sale in cielo".
Per altri, e per me in particolare, toni di questo genere sono assolutamente incompatibili con lo sport e con la vita sociale e politica. Sempre di più si evidenzia la matrice politica di destra di questi idioti travesti da tifosi, facinorosi e violenti, che carattarizzano la propria azione di sostegno alle squadre di calcio. Finora si erano limitati alle partite delle proprie squadre, adesso sono arrivati alla Nazionale di calcio ed hanno manifestato la propria presenza in una partita internazionale, giocata in trasferta e vista anche da numerosi altri Paesi collegati.
A mio parere questo gesto è voluto, inserito in una strategia che vorrei definire "di contesto". Dopo le revisioni storiche sul fascismo, dopo le polemiche sui morti della Repubblica Sociale, quale migliore platea di un incontro di calcio a cui assistono milioni di spettatori in Italia per fare audience sul tema? Per poi ottenere giudizi di blanda condanna, che con l'andare del tempo si trasformano in sopportazione e quindi nella normalità della vita quotidiana.
Non può, chi governa, fare orecchie da mercante a queste situazioni: le minacce di Maroni fanno un po' sorridere, sembrano molto severe, ma rischiano di non essere più di un buffetto sulla guancia di chi, invece, vuole provocare situazioni da guerriglia e riproporre un copione antico. Criminale.

Nessun commento:

METEO