Alessandro Berteotti

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giovedì 16 ottobre 2008

Prove tecninche di trasmissione dal Consiglio comunale

Buonasera. Oggi per la prima volta tentiamo di fare cronaca diretta di un consiglio comunale. Sono le ore 21.15 e sono entrati in sala consiliare almeno un centinaio di tifosi della ProPatria, come annunciato dalla stampa. In questo momento il sindaco sta spiegando che è stata depositata una richiesta da parte della società ProPatria, "tesa a realizzare nel comune di Busto Arsizio una struttura sportiva polivalente", di circa 150.000 metri quadrati, strutturata con uno stadio vero e proprio, alcuni campi sportivi di contorno ed anche alcuni edifici commerciali per una superficie di 52.000 mq. che completerebbero l'opera, garantendo anche la sopravvivenza economica dell'intera struttura. Il sindaco assicura attenzione immediata, ma non nasconde le difficoltà. Ricorda, ad esempio, che la Juventus ci ha messo 10 anni per arrivare a proporre il proprio progetto. Partirà comunque subito uno studio di fattibilità, respingendo l'accusa di inerzia rivolta all'amministrazione.
Ore 21.35: Il Sindaco tratta l'argomento del Polo Scientifico e Tecnologico, dando spiegazione della ragione della sua chiusura, e chiedendo la salvaguardia degli interessi del Comune, socio di minoranza nel PSTL. Inoltre annuncia che a tutela degli interessi investiti dal Comune nei tanto contestati SWAP, è stato dato mandato ad un professore universitario di investigare circa il reale valore raggiunto a seguito della crisi economica e finanziaria in corso.
A questo punto buona parte dei tifosi lasciano l'aula consiliare.
Alle ore 21.45 viene approvato all'unanimità dei presenti il punto riguardante la trasformazione dell'ATO provinciale in Consorzio.
Ore 22.10: da quasi mezz'ora sta avvenendo la presentazione del punto riguardante l'indirizzo per la cessione delle azioni di AGESP Trasporti.
Ore 22.40: Si alternano gli interventi su questo che era e si dimostra essere il tema centrale della serata. Si dichiara da parte della maggioranza la necessità di vendere un mostro che perde soldi da tutte le parti, mentre la minoranza ribatte che l'intenzione vera dell'amministrazione è quella di aderire all'in house providing, ovvero la possibilità dell'Amministrazione di tornare a controllare AGESP avendo il 100% delle azioni, per dare vita alla Global Service. Su questo percorso AGESP Trasporti è un ostacolo.
Ore 22.55: emerge un altro discorso. Secondo la valutazione del perito, il Comune di Busto dovrebbe essere risarcito con poco più di 300.000 euro; per contro, se la città riacquistasse il 40%, spenderebbe 200.000 euro. Rosa propone di riacquistare la parte ora in mano al socio di minoranza. Dopodichè dovremmo capire quale interesse avrebbe un privato, che attualmente è alla guida della società AGESP Trasporti, a prendersi carico di una società che perde, in realtà, qualche centinaio di migliaia di euro l'anno. Mai visto un imprenditore che vuole perdere soldi...
Ore 23.15: Siamo alle battute conclusive, ormai si ripetono i discorsi già trattati. Restano ora le valutazioni politiche, mentre il voto sembra delinearsi come confronto senza possibilità di accordo. Mariani sottolinea: "A fronte di una richiesta sempre più forte di un servizio di trasporto pubblico di qualità, il comune di Busto abdica, vende". Porfidio minaccia di mandare tutto alla Corte dei Conti.
Ore 23.45: si arriva al voto. Vengono bocciate tutti gli emendamenti delle minoranze e viene approvato il testo della maggioranza con un risultato di 11 a 15.
Ore 24.00: si chiude la sessione con le ultime due interrogazioni del sottoscritto. Per l'adesione al piano energetico regionale si afferma (Armiraglio) che non esistono problemi, tranne rilevare che l'impegno per l'apertura dello sportello per l'energia è in ritardo; sulla questione deli abbonamenti studenti ad AGESP (quale serata più triste per trattare l'argomento) viene confermata una "incomprensione" con AGESP Trasporti. Nel futuro il problema sarà chiarirsi all'interno di un contratto di servizio.

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