Alessandro Berteotti

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mercoledì 15 ottobre 2008

Tutti allo Stadio? Chissà...

Il tormentone cittadino di queesti giorni è sul nuovo stadio della Pro Patria.
Anche dopo la doccia fredda di Cremona, la Pro resta, al momento, prima in classifica e maggiore candidata alla promozione in serie B. Considerando che solo tre mesi fa era in C2...
In ogni caso, di stadio si parla da tempo. Ora che sembra davvero probabile la promozione attesa da più di 40 anni, se si vorrà giocare vicino a casa, si dovrà provvedere per tempo, anche se iniziando domattina a costruire non si finirebbe comunque in tempo per la prossima stagione.
Il vero problema però è un altro: uno stadio non costa due euro, e Busto ha già un debito che supera i 60 milioni di euro; inoltre, già nell'ultima revisione di bilancio si sono raschiati tutti i fondi del barile, avendo requisito soldi fermi e non impegnati su opere finanziate tempo fa e non ancora iniziate, da destinare ad altre opere più urgenti.
Ancora, la città ha evidenti esigenze che dovrebbero essere prioritarie, ma si sa, il calcio è ormai più un affare (e che affare!) che uno sport. Quindi bisogna scegliere.
Nello spirito di questo blog, lascio a voi la parola. Come dovrebbe essere costruito questo stadio? Ovvero, ipotizzando lo si faccia (cosa ancora tutta da vedere e da decidere), chi e come lo dovrebbe costruire? Già, perchè anche questo è da discutere.
Se lo deve costruire la Pro Patria, come hanno già fatto nel mondo tanti grandi club?
Oppure lo dovrebbe fare il Comune, pur con quanto detto sopra?
Ci si potrebbe rivolgere a dei privati interessati all'opera, lasciando loro la possibilità di sfruttarla dal punto di vista commerciale e gestionale?
O, infine, ad una società mista, pubblica (comune ed altri enti locali) e privata (imprenditori e, magari, azionariato popolare)?
Aspetto i vostri pareri.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi pare di aver capito che sono disposti a farlo loro purchè gli si dia uno spazio adeguato, l'unica cosa che potrebbe essere sulle spalle del comune è l'adeguamento temporaneo dello speroni per l'anno prossimo, perchè lo stadio, in Italia, non si fa in così poco tempo.

Anonimo ha detto...

Ma sistemare lo Speroni, eliminando la pista di atletica, non sarebbe meglio che consumare altro territorio?

Anonimo ha detto...

Allora ma se degli imprenditori vengono con la volonta di investire sul territorio (territorio gia irreparabilmente compromesso grazie ad architetti e costruttori che almeno una volta hanno vissuto il consiglio comunale) in un momento di stagnazione che tutti si lamentano che non ci sono soldi, cosa fai gli dici di no Busto ha da guadagnarci.

Se li limiti questi giustamente se ne vanno

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