Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

domenica 1 febbraio 2009

Rispetto e dignità alla base della vita

Domenica sotto un nevischio che per ora non attacca per terra. Giornata grigia, che dovrebbe indurre a qualche riflessione. Sicuramente sul fatto che oggi sia la giornata per la vita, che quindi vi dovrebbe essere una particolare attenzione (e si spera non solo oggi) alla vita in tutte le sue forme e momenti, non solo dal concepimento, ma fino alla morte naturale.
Allora riflettiamo insieme su quanto, in realtà, la vita sia davvero rispettata e protetta. Prima però dovremmo chiederci quanto vale una vita umana, se tutte le vite valgono alla stessa maniera, se le discriminazioni razziali, di colore della pelle, culturali possono portare a valutare diversamente il peso ed il valore di una vita.
Come facciamo a restare indifferenti quando le organizzazioni umanitarie parlano di milioni di bambini che ogni anno muoiono di fame e di sete, quando noi con pochi euro potremmo dare loro una speranza di vita più consistente? Come possiamo pensare alla vita, ed alla dignità della vita, quando i nostri governi mantengono rapporti con paesi che negano le libertà civili ed i diritti più elementari alla popolazione? Il diritto alla libertà ed alla cultura non è meno importante del diritto alla vita, anzi lo integra in maniera essenziale.
Come possiamo mantenere rapporti con paesi che pensano che lo stato abbia il diritto di giudicare della vita e della morte di un uomo? Possiamo definire civili paesi che adottano la pena di morte? Non è anche questo un diritto alla vita?
E da noi? Parliamo di aborto. E' possibile fare in modo che una donna possa evitare di abortire? O forse si dovrebbe dire, più correttamente, una coppia. Come la società aiuta chi soffre ed ha bisongo di aiuto, spesso non solo economico? Vi sono anche qui molte contraddizioni. Dal vorrei ma non posso, al fatto che noi pensiamo spesso che tutto sia solo una questione di denaro, forse sbagliando in modo clamoroso.
Il Comune di Busto Arsizio mette da un paio d'anni a disposizione una cifra di qualche migliaio di euro per le madri in difficoltà, ed è stata dura far cambiare l'impostazione che voleva assegnare i contributi solo alle madri indigene o al più di eurolandia. Le madri in difficoltà provengono per lo più da paesi extracomunitari. Ma la vita non è la stessa, come si diceva all'inizio?
Tocco l'ultimo tema, quello in questo momento più difficile: malati terminali e diritto alla morte. E' questo un problema relativamente recente, per gli stili di vita che portano a vivere più a lungo e quindi ad avere un numero maggiore di malati di malattie neurodegenerative, di cancro e di altre patologie simili. Oppure, incidenti che generano traumi atroci e profondissimi, senza uccidere.
Ogni riferimento al caso Eluana è puramente voluto. Io non so trovare una risposta, come potrei? Ma la domanda è sempre lì: se capitasse a me, cosa farei? E in quel "capitasse a me" non metto me stesso, ma ad una persona cara. Credo che la risposta stia nella coscienza di ognuno: per cui non esiste una risposta sola capace di comprendere il sentimento di tutti.
Così come non esiste una verità, una giustizia, ma tante verità e tante giustizie. La vita chiede rispetto e dignità, dovremmo essere sempre in grado di assicurare questo alla vita.

Nessun commento:

METEO