Alessandro Berteotti

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venerdì 27 febbraio 2009

La crisi alle porte

Ci sono momenti in cui la gente ha il diritto di chiedersi che cosa stia succedendo. Ieri sera il consiglio comunale ha prodotto uno di questi momenti. Vediamo di chiarire.
Il Sindaco Farioli ha portato in Consiglio una delibera apparentemente innocua, che chiedeva "di incaricare il Sindaco di rinegoziare la “Convenzione” in essere tra il Comune di Busto Arsizio e
Accam S.p.A. per giungere ad una nuova disciplina dei rapporti da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale
".
Rinegoziare la convenzione significa dare forma concreta al revamping e alla spesa di 35 milioni di euro, preventivata in parte per ammodernare il forno ed in parte per ottenere le certificazioni che permettono di accedere agli incentivi regionali. Questo però avviene a fronte dei patti intercorsi nel 2006 che hanno permesso di ottenere da parte di ACCAM il nuovo contratto di affitto, una una tantum a sanatoria del periodo intercorso tra la scadenza della precedente convenzione trentennale del 1971 (2001) e la chiusura dell'impianto nel 2019.
In mezzo a tutto questo ci stanno: il Comitato Inceneritore di Borsano, che da sempre reclama per la salute dei cittadini, gli altri comuni minori, i quali hanno senz'altro un potere contrattuale inferiore rispetto a quello delle città maggiori, essendo il sistema di potere ripartito in maniera percentuale al numero totale dei cittadini.
Mi permetterò di fare in seguito un altro ragionamento sul discorso "rifiuti"; per ora mi limito alle convenienze politiche, così come sono uscite dai discorsi di ieri sera. Se la Lega non si presenta ed il 40% di Forza Italia non si presenta, ciò significa che buona parte della maggioranza (8 su 19), non pensano sia opportuno partecipare al voto. Scusate, nel numero ci sono anche degli assenti giustificati, ma è già successo che si sia andati a prendere moribondi a casa pur di farli votare.
Vista l'impossibilità di agganciare questa ipotesi, l'alternativa politica è stata quella di chiedere (qui si!) la stampella politica dell'opposizione e poi di criticarne il silenzio.
Ma cos'altro c'è da dire sulla questione? Una delibera proposta dalla maggioranza che essa stessa non riesce a sostenere, dal momento che è stata definita quasi un favore fatto al consiglio, non poteva e non doveva sollevare tutte le questioni che invece ha evidenziato.
Segno chiaro, questo sì, che tanto innocua tale delibera non era, che il coinvolgimento politico del consiglio c'era, eccome, e che la sua mancata approvazione a questo punto mette a nudo tutti i problemi di maggioranza che da sempre andiamo manifestando e denunciando.
Come sapete, cerco da queste pagine di dare una spiegazione politica, per quanto possibile asettica, delle cose locali, col solo intento di appassionare qualche cittadino in più alla politica. In questo caso devo schierarmi perchè la questione è di una importanza vitale per la stessa Giunta. La richiesta formulata di dimissioni del Sindaco, a fronte di questo fatto, non è così balzana e andrebbe considerata molto attentamente anche dal diretto interessato.
Si ricordi il Sindaco delle parole di sua madre nell'intervista di un paio d'anni fa: si guardi dagli amici, sono più onesti gli avversari politici...

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