Alessandro Berteotti

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lunedì 2 febbraio 2009

Il nuovo disegno urbanistico all'Area delle Nord

A margine dell'approvazione della variante urbanistica del Centro Direzionale presso l'area delle Nord, avvenuta nell'ultimo Consiglio Comunale vedo molte ombre e pcohissime luci. Preciso che questo non lo dico solo perchè esponente dell'opposizione, ma puramente da cittadino che, oltretutto, di questioni di urbanistica ne sa veramente poco.
Ma proprio da cittadino, su alcuni temi mi pongo delle domande. La prima è: per quale motivo una cordata di imprenditori parte dalle valli bergamasche per arrivare ad investire nella nostra città? A quando pare, dispongono di ingenti risorse economiche, tanto che le offerte fatte ai proprietari per accaparrarsi le aree oggetto di deliberazione possono essere definite almeno "generose".
Questo permette di dire che, a questo punto, l'amministrazione si è trovata di fatto ad affrontare il problema del cambio di rotta sulle aree (le precedenti 4 subaree sono diventate 2), anche perchè a fronte dell'inedia che ha colpito gravemente gli uffici tecnici negli ultimi anni, fuori il mondo continua a macinare il suo business. E questo vuol dire che in questo momento le scelte urbanistiche non sono frutto di una programmazione del territorio dettata dagli uffiici, ma semplicemente della spinta, del cambio di velocità imposto da questa nuova situazione.
La prospettiva di incamerare una ingente somma come oneri di urbanizzazione, unita alla prospettiva di ricavare forti somme inaspettate dall'ICI sugli immobili commerciali, genera un potenziale corposo introito che, visti i itempi che corrono, sono manna dal cielo.
Non sono perlatro convinto che i commercianti del centro siano favorevoli a questo intervento: le parole di Ceccuzzi, che vede nella multisala, nella discoteca, nei servizi di ristorazione il grosso dell'intervento, mi suona come una raccomandazione più che una considerazione, "giù le mani dal commercio che deve restare in centro".
Altro aspetto essenziale: 1800 nuovi posti auto nelle strutture che si andrà ad edificare. In termini di dimensione, tanto per rendere l'idea, vuol dire 6 volte i parcheggi a pagamento alle Nord (area su cui si affaccia l'intervento), 3 volte se comprendiamo l'area con lo sterrato. Da qui deriva una questione immediata (che ne sarà del parcheggio delle Nord?) ed una di medio periodo: quale viabilità si originerà su questa nuova area? Il progetto prevede un ridisegno delle principali vie e rotonde agli incroci, ma in altre realtà a noi vicine (Gallarate, Legnano) dove i multisala esistono già, si evidenzia come queste strutture non affondino nel cuore della città, ma ne restino ai margini, in prossimità dell'accesso autostradale. Una struttura corrispondente sarebbe quindi dovuta nascere in zona MalpensaFiere, anzi sarebbe stato perfetto condividere le strutture viarie e di parcheggio proprio in quella zona, per creare questo tipo di attività.
Ma teniamo presente che comunqe i tempi per attivare, realizzare e completare tutte queste attività, sia nelle strutture che nelle opere viarie, richiederà non meno di 3-5 anni, quindi i problemi e le opportunità saranno visibili alla città solo durante la prossima legislatura. Forse.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Vediamo almeno di evitare un'altra schifezza come "la Fornace" a Tradate.

Anonimo ha detto...

Una nota per quanto riguarda l'ipotesi di collocare nell'area delle Nord una serie di medie strutture di vendita.
Si deve leggere con attenzione la delibera regione Lombardia 6024/2007, successivamente modificata dalla 6494/2008:
"2.8 Divieti al rilascio delle autorizzazioni
1. Non possono essere autorizzate singole medie strutture di vendita, anche se previste all’interno di piani attuativi o di strumenti di programmazione negoziata, che configurano una grande struttura di vendita organizzata in forma unitaria riconducibile alle tipologie di cui al paragrafo 4.2.1., comma 2 della d.g.r. n. 8/5054 del 4 luglio 2007.
2. In nessun caso possono essere applicate dai Comuni procedure di autorizzazione concernenti distinti esercizi commerciali che nel loro insieme configurano punti di vendita della grande distribuzione."

Quindi, caro Comune di Busto, non fare il furbetto! La norma è fin troppo chiara: anche per le medie strutture che possono formare un parco commerciale o un centro commerciale, si va in conferenza di servizi con la Regione!

Anonimo ha detto...

purtroppo laregione ha dato l'assenso! e il pd la devesmettere di fare il furbo: su queste schifezze si fa casino, non si fa come fate voi dicendo "si però no.. però ssarebbe meglio...vabbeh ma siete cattivi che decidete tutto voi! e vabbeh..." così si perdono le elezioni e si sprofonda in breve sotto il 10%!!!! Le indagini alla Global Service di Napoli ci hanno fatto vedere come si deve fare opposizione se c'è un minimo inciucio!

Marco Franceschini

Benvenuti nel mio blog ha detto...

Marco, stai tranquillo che il PD non fa il furbo. Forse sarà un po' ingenuo, ma non colluso nè accondiscendente. Per il cittadino è difficile capire come si muovono certe cose, ma se manca la fiducia allora sì che si arriva ai risultati che dici tu.

Anonimo ha detto...

Mi scusi sig. Berteotti, ho davvero paura che lei sia più ingenuo di me (perchè vedo in lei una buona fede, altrimenti non la chiamerei ingenuo ma parac..lo).
Il PD a busto e anche in altre città ahime, è non ingenuo e moltissimo accondiscendente, molto, molto, molto. Io non dico che è colluso, anche perchè forse potrei rischiare una querela!
Apra gli occhi o lotti all'interno del suo partito!

Marco

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