Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

domenica 8 febbraio 2009

Piccola storia recente d'Italia

Oggi ho un po' più tempo del solito e quindi vorrei concludere un ragionamento che andrebbe letto al contrario rispetto alla pubblicazione dei miei post più recenti.
Vorrei cercare di mettere in relazione alcuni aspetti della crisi economica con la realtà sociale del paese. Meno di un anno fa gli italiani hanno decretato a larga maggioranza la vittoria di Silvio Berlusconi e della sua coalizione nei confronti di un Centrosinistra che si apprestava ad uno dei cambiamenti più stravolgenti che nell'Italia del secondo dopoguerra si sia mai registrato: la nascita di un polo elettorale, il PD, non come federazione, ma come fusione di partiti che rinunciavano alla propria autonomia per realizzare un unico soggetto politico.
Gli elettori hanno preferito invece qualcosa di vecchio, già sconfitto due volte in campagne elettorali nazionali. Se fossimo stati in paesi anglosassoni, da cui abbiamo ereditato questa tardiva propensione al maggioritario, uno come Berlusconi sarebbe a spasso dal 1996, ma qui siamo in Italia.
Dunque, il nostro Cavaliere inizia il suo mandato e, ancora una volta, si concretizza quella che ormai chiamo "la maledizione di Silvio". La sequela di disastri naturali e sociali che si erano verificati durante la sua guida, dall'abbattimento delle Torri Gemelle di New York, allo tsunami del Pacifico, è lunga e grave. Lui riappare e subito si verifica un terrificante terremoto in Cina, quindi durante l'estate si rende evidente la crisi finanziaria che ora sta diventando anche economica e sta cominciando a creare seri problemi anche alle famiglie italiane, con perdita di posti di lavoro dovuti a mancanza di commesse per la contrazione dei mercati produttivi, e di conseguenza, il ritorno allo sfruttamento della cassa integrazione e, aspetto di novità nel panorama occupazionale degli ultimi dieci anni, la concretizzazione della precarietà dei posti di lavoro che in precedenza erano considerati precari solo di nome.
Ogni giorno ci arrivano notizie sempre più gravi: la nostra economia rischia di essere più esposta di altre in tutto l'occidente. Il Governo ha poche risorse e mette in ginocchio gli Enti Locali, come comuni e provincie, tagliando loro i contributi ma nello stesso tempo impedendo per decreto di ampliare la base impositiva, venendo di fatto meno nella sostanza a quel federalismo fiscale che ha fatto diventare uno dei pilastri della sua politica.
La pressione fiscale nell'ultimo anno è aumentata di oltre un punto, malgrado il taglio dell'ICI sulla prima casa; le aziende private non hanno avuto benefici di alcun genere, se escludiamo la FIAT da sempre cara a qualsiasi Governo, di qualsiasi epoca e indirizzo politico.
Ma il fallimento più evidente di questo Governo è sulla sicurezza: sono stati tagliati fondi alle forse dell'ordine e sono aumentate le violenze, gli stupri e perfino gli incidenti stradali dovuti a cause non solo colpose.
Eppure il Governo Prodi cadde, oltre che per alcuni errori comportamentali (primo fra tutti i ministri che andavano in piazza a contestare se stessi) e per l'esiguità della propria maggioranza, proprio per le questioni relative a tasse e sicurezza.
Berlusconi è uomo invidiato e amato da moltissime persone, ma ha rapporti difficili con la moglie, con alcune fazioni all'interno del proprio partito, con gli alleati (vi siete chiesti quante volte la Lega ha votato contro il Governo? Non ve lo dicono, vero?), con l'opposizione, che tutto sommato è la cosa più normale.
Allora, cara opposizione e soprattutto caro PD a cui appartengo, sarà magari il caso e l'ora che vi diate una mossa: se qualcosa deve essere fatto per il Paese e non solo per il partito, questo è il momento di farlo. Senza una vera opposizione, l'unica cosa che ci può rallegrare è che le liti della maggioranza sono più visibili, ma dall'altra parte questo ci rafforza nella convinzione che sia giunto il momento di cambiare marcia, di cambiare guida se questa non va. Ovunque e tutto quanto sia necessario fare per il bene del Paese.

Nessun commento:

METEO