Alessandro Berteotti

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sabato 7 febbraio 2009

Gli italiani traditi dal governo

Ogni giorno arrivano notizie funeree per la nostra economia: quella odierna è del Fondo mondiale monetario che prevede un periodo "tetro" per l'Italia. i dati che vengono forniti dicono di una crisi che si potrarrà anche per il 2010.
In questo quadro sembra non avere nemmeno più importanza la notizia che la pressione fiscale in Italia ha raggiunto lo stesso livello del 2007, il 43,7%. Prodi per questo fatto ci ha rimesso la Presidenza del Consiglio, Berlusconi grazie all'abilità del suo staff e del fatto che la stampa soggiace alle sue direttive, oggi riesce a mitigare le conseguenze di questo fatto e nessuno sembra interessarsene più di tanto.
Che tristezza! Ancora una volta dobbiamo ricordare agli italiani (vedete che sfrontatezza che ho!) il tradimento di quelli che erano i presupposti che hanno portato a questo Governo, il quale sta nei fatti contraddicendo pesantemente tutti i presupposti che aveva messo nella sua campagna elettorale. Ma a chi importa tutto ciò?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Silvio Berlusconi è il più grande venditore di fumo e di illusioni che la storia del nostro paese abbia conosciuto. Ma gli italiani per tre volte lo hanno scelto e questo significa due cose: che il bombardamento mediatico cui sono stati sottoposti ha prodotto isuoi effetti, che la capacità di comprensione da parte del cittadino delle reali dinamiche è praticamente nulla. Perchè se è comprensibile che venga votato dal popolo delle partite Iva, che ha fatto dell'evasione fiscale attività giornaliera, dai professionisti, dal popolo dei SUV e da chi in genere vuole libertà d'azione e poche regole, non si capisce in base a quali valutazioni lo votino pensionati al minimo e pensionati in genere, lavoratori dipendenti sempre più precarizzati, insegnanti precari dopo vent'anni di insegnamento, operai( ce ne sono ancora) a 1.200 euro al mese quando va bene, tutti coloro che da questo governo hanno avuto solo peggioramento del proprio stato
Perchè è chiaro che la politica del ministro Tremonti, tagliando risorse agli enti locali,comporta di fatto riduzione dei servizi ai cittadini, che colpisce di più i meno abbienti, che la politica di tagli nel settore della scuola indebolisce un settore vitale per il futuro del paese, che tutta la politica di bilancio tende a "tappare buchi" e a nascondere la situazione drammatica dei conti dello stato. E infatti, malgrado l'aumento della pressione fiscale( ma non era il governo che riduceva le tasse, questo?), malgrado i tagli alle risorse per la sicurezza( e si vedono i risultati con un aumento esponenziale del livello di insicurezza del paese), i tagli alla scuola ecc. a fine 2009 il deficit sul PIL si riporterà al 110%, la perdita di posti di lavoro sarà drammatica, lo stato delle finanze complessivamente peggiorato.
Ma quando cominceranno a capire gli italiani che solo politiche serie, coerenti e proloungate nel tempo possono invertire la tendenza alla deriva di questo paese. Le politiche di Ciampi, di Prodi, di Padoa schioppa, di Draghi

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