Alessandro Berteotti

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martedì 3 febbraio 2009

La neve non è più una novità

Da bambino guardavo scendere la neve e mi sembrava la cosa più bella del mondo. Restavo a guardare i fiocchi scendere dal cielo col naso appiccicato al vetro della finestra di casa, e vedere il mondo diventare a poco a poco tutto bianco mi sembrava una specie di magia.
Poi, crescendo, mio padre mi insegnò a spalare la neve, e quando ero ancora ragazzo la neve scendeva diverse volte in un inverno. Lo spettacolo restava lo stesso, ma la magia era finita, restava solo la fatica di pulire gli spazi per il passaggio di auto e persone davanti a casa.
Poi, col passare degli anni, e soprattutto negli ultimi 20, la neve era diventata cosa rara: qualche nevicata di mezza giornata che metteva a terra un sottile strato e già sembrava di essere in Siberia. Per interi inverni non si è visto un briciolo di neve, in alcuni poi nemmeno si è visto il ghiaccio, il freddo intenso. Si è detto, colpa del Nino, (pronuncia "nigno"), del cambaimento climatico, del buco nell'ozono, dei gas serra... o dell'insieme di tutto questo.
Fatto sta che quest'anno la neve è ricomparsa copiosa come trent'anni fa. Ed abbiamo riscoperto alcune cose, come ad esempio che guidare sulla neve non è una cosa semplice, richiede una certa perizia, prudenza e magari ausili particolari, come gomme neve o catene. Già, le catene: come si montano? E poi, quando si mettono? Non quando stiamo affrontando una salitella, foss'anche un cavalcavia: bisogna metterle prima! E magari bisogna metterle anche ai mezzi pubblici, senza bloccare il servizio e lasciare le persone in attesa per ore...
Poi bisogna far passare gli spartineve e i mezzi spargisale per tempo e con attenzione. Anche i cittadini si devono però dare da fare: se le strade sono intasate dalle auto in sosta, i mezzi potranno pulire solo una parte delle strade. E di certo i mezzi non potranno pulire i marciapiedi.
A questi, nel passato, ci pensava almeno in parte l'amministrazione comunale, prendeva degli spalatori e li mandava in giro per la città, assegnando le zone da pulire e quindi liquidando il salario pattuito. Scene da libro Cuore. Oggi si mandano i soldati, forse in centro, perchè nelle periferie non si vedono mai. Lì ci devono pensare i cittadini.
Ora, un'ultima riflessione: non che sia sbagliato, lasciar pulire i marciapiedi dalla neve ai cittadini, anzi... ma perchè, come sempre, privilegiare alcune zone rispetto ad altre? Le stesse delle luminarie natalizie.. Forse che i denari pagati in tasse dalla periferia hanno meno valore di quelli del centro? Forse che in centro vi è più ricchezza, più commercio, e quindi vi è un particolare interesse a far beneficiare i soli cittadini di questa zona all'operazione "marciapiedi puliti"? Non è corretto. Non è una pretesa, è un dovere dell'amministrazione provvedere a fornire il medesimo servizio a tutti i cittadini.
Se questa è una scelta dell'amministrazione, non si meravigli poi il Sindaco se qualcuno se la prende con lui...

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