Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

giovedì 18 dicembre 2008

Strade come groviera, di chi la colpa?

Uno degli assessorati più inguaiati e criticati di questo ultimo periodo è sicuramente quello dei Lavori Pubblici, alla cui guida siede l'Assessore Girola (Lega Nord).
Franco è una delle persone più serie che si trovino nell'attuale spettacolo della politica locale, ma malgrado questo, alcune sue recenti affermazioni lasciano sinceramente di stucco. Parrebbe quasi che a certe disgrazie non vi sia alcuna possibilità di trovare una soluzione, come le buche nelle strade piuttosto che le tombinature, i tratti fognari, i marciapiedi inesistenti o sgretolati.
Parto da queste sue affermazioni, ma poi torno al discorso in generale.
Classico di Girola è: "non ci sono soldi, occorre pazientare". Già, ma quanto? Occorre pazientare per via Corbetta e via Alberto da Giussano, come riporta oggi VareseNews, ma ci sono almeno trenta vie in città nelle stesse condizioni. Buche grosse come piscine ce ne sono un po' ovunque e la cura finora è stato il rappezzo volante, metodo ereditato da un altro assessore di qualche anno fa, Giampiero Reguzzoni, sempre di casa leghista.
Ma adesso siamo al punto che il rappezzo del rappezzo non basta più. Da una indagine visiva più accurata, infatti, si evidenzia che molti di questi rappezzi sono in realtà figli di altri lavori, di solito tratti dove sono stati posati cavi e tubazioni, poi coperti con la striscia di asfalto, ma che in corrispondenza della giunzione, quando l'acqua cade per giorni e giorni come accaduto ora, diventa naturale che l'erosione da passaggio porti a queste conseguenze.
Ma l'assessore ha avuto un'altra uscita spiazzante: "a demolire il manto stradale contribuiscono i motori a gasolio". Forse intendeva i camion, perchè malgrado abbia spuciato buona parte della letteratura in materia, non trovo una sola ragione ed un testo accreditato che indichi una differenza consistente tra motore diesel e benzina.
Invece, la stessa letteratura mette più volte in risalto l'incidenza del peso del mezzo sul consumo del manto stradale: camion e suv la fanno da padrone. Oltre che abbassare il livello della sicurezza stradale.
Torno al discorso generale. Asfaltare 250 metri di strada a regola d'arte, con le dovute garanzie di mantenimento dei servizi in loco (caditoie, tombinature, accessi carrabili e facilitazioni per disabili) costa in media 100.000 euro. A Busto Arsizio vi sono oltre 300 chilometri di strade comunali asfaltate, di vari calibri e con diverse problematiche soprattutto nei centri storici. Eseguire una completa manutenzione viene a costare, perciò, oltre 100 milioni di euro! E stiamo escludendo i marciapiedi e l'illuminazione oltre alla eventuale manutenzione del verde.
Se dovessimo oggi fare un piano di manutenzione spalmandolo su 10 anni, dovremmo prevedere di manutenere 30 chilometri di strade l'anno, con un costo di almeno 10 milioni di euro, oltre agli accessori, arriveremmo facilmente ad una previsione di 15 milioni. Una cifra ben lontana dagli attuali 500.000 euro a disposizione del servizio per queste manutenzioni. In ogni caso, stiamo parlando di 10 anni (2 mandati da sindaco) per chiudere il ciclo.
Non faremmo nemmeno un metro di strade nuove, ma conserveremmo l'esistente; eppure il costo sarebbe in questo moment0 insostenibile. Come siamo giunti a questa situazione?
Proprio grazie alla politica del "badilante", del riempibuche. Una volta il manto stradale era buono, o almeno discreto, ma poi senza una manutenzione continuativa e a furia di interventi di "taglia e rattoppa" siamo arrivati ad una situazione come quella di oggi, dove poche strade si salvano dal completo disastro. Allora fioccano le richieste di danni, che il legale si trova ad affrontare ad ogni pioggia continua, oltre alla insoddisfazione dei cittadini che non ne possono più di trovarsi l'acqua alle caviglie per uscire di casa, o la buca al primo stop che rompe le sospensioni.
Girola dovrebbe ricordarsi, perchè anche allora era assessore ai lavori pubblici, che nel 1998 aveva a disposizione 1.400.000.000 lire per le manutenzioni stradali, che fatti i dovuti conti e rivalutazioni, dovrebbero valere oggi almeno 1 milione di euro, Ne ha a disposizione la metà: si faccia un po' i suoi conti e poi valuti se vale la pena di continuare (perchè la storia continuerà) a prendersi i rimproveri da parte dei cittadini.
Vedi anche gli altri articoli su questo tema:

Nessun commento:

METEO