Alessandro Berteotti

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lunedì 1 dicembre 2008

Abolire il canone radiotelevisivo, si può

Vorrei oggi riprendere un tema che avevo già segnalato lo scorso anno, ma che è poi passato nel dimenticatoio; però, come ogni anno, come ogni fine anno, arriva la questione del Canone radiotelevisivo da pagare. Secondo una recente inchiesta, questa è la seconda tassa più odiata dagli i italiani, più di ICI, Irpef e IVA. La si ritiene ingiusta per il livello di servizio offerto dalla televisione generalista, iniqua perchè non c'è una sostanziale possibilità di accertamento per chi non paga il canone. E spiace dirlo, ma questo accade soprattutto al sud Italia.
Come potrebbe essere possibile risolvere questo annoso problema? Io una soluzione ho provato a suggerirla, e oltre che esporvela di seguito, vi invito eventualmente a dare il vostro assenso alla proposta >attraverso Facebook< (a cui mi sono iscritto recentemente), nel gruppo "La fine del canone TV", e a diffonderne il contenuto, ovviamente se siete d'accordo con quanto indicato.
Tutti vorremmo abolire il canone ma sappiamo che lo Stato non permette di abolirlo e basta. Come fare allora, per garantire un gettito equivalente allo Stato ed essere sicuri di farlo pagare a tutti? Apparentemente è semplice: applicando un'imposta alla vendita di ogni strumento atto alla ricezione e visione di programmi TV (televisori, videoregistratori, pc, ecc.). Il vantaggio è che si paga una volta sola, lo pagano tutti e non ti rompono più i maroni ogni capodanno con la storia del canone. Per essere sicuri che non vi sia contrabbando di questi strumenti, basta adottare il sistema di tracciatura di ogni pezzo dalla produzione al commercio, come avviene nell'industria alimentare. Dopotutto stiamo parlando di prodotti elettronici e quindi applicare un piccolo sensore RFID alla produzione che assegna una paternità certa ad ogni pezzo direttamente sulla confezione, simile a quella che potrebbe essere una "marchiatura" del prodotto, fino alla sua vendita: non è un'operazione impossibile o costosa o quant'altro.
Infine, proprio per far capire che adesso non si scherza, andrebbero inasprite le sanzioni a carico di chi contravviene a questo sistema. Non ci vorrebbero molte cose, no?
Oltretutto, si aprirebbe una nuova possibilità commerciale: lo "sconto canone", dove le industrie stesse si potrebbero accollare la tassa come promozione. Avremmo così definitivamente sconfitto il cancro del canone!

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