Alessandro Berteotti

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mercoledì 10 dicembre 2008

L'ottimismo è il sale della vita...

La neve odierna è una perfetta parafrasi della situazione politica. La neve cala e copre tutto di uno splendido manto bianco; questa mattina al risveglio era bellissimo vedere il pezzo di città che ho davanti alle finestre di quel coloro uniforme ed i fiocchi che cadevano e creavano una specie di alone intorno ai fanali delle strade, vorticando al passaggio delle auto.
Ma anche questo non è che uno "sbiancante ottico". La neve così bella da vedere in realtà copre lo strato di schifezza che si trova lungo le strade, copre i rifiuti, le buche nella via e sui marciapiedi, copre ostacoli che ci sono ma così diventano invisibili.
Tutto è bello e poetico, ma per strada si scivola, si rischiano cadute.
Così noi abbiamo la possibilità di celebrare, festeggiare, pasteggiare, come se nulla fosse; anzi, come nulla è. Perchè alla fine, se continuiamo a ripetere che le cose vanno male, la gente ci crede, si incupisce e non consuma, e se non consuma la recessione diventa visibile ed allora qualcuno potrebbe cominicare a pensare che questo Governo, che questa Amministrazione cittadina non vada bene, non vada così bene come dovrebbe.
Il pessimismo o almeno, una sana dose di realismo, non abita da queste parti. Allora, per non rattristare troppo i nostri concittadini, vai con i fuochi artificali nel sabato dei consumi alle bancarelle che simulano una tradizione altoatesina. Vai col finto, perchè la realtà non soddisfa.
"L'abbiamo fatto per non deprimere i nostri concittadini", afferma l'assessore Azzimonti. Eh, si! E' Natale, perchè dovremmo dare loro un dispiacere?
Eppure quei fuochi sono come la neve di dicembre. Con la loro luce coprono la realtà e regalano la gioia, la certezza che se il Comune spende soldi per pagare pranzi a ministri, concerti alla cittadinanza, fuochi d'artificio, bande, spettacoli, ricchi premi e cotillion, la situazione è grave ma non drammatica.
Perchè allora fare un consiglio comunale sulla povertà? Perchè porsi il problema?
I soliti pessimisti comunisti...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Di solito mi firmo, ma siccome ad essere pessimisti si passa per comunisti sfigati(mai stato) io, per non sapere nè leggere nè scrivere, anonimamente, ho venduto tutti i BTP che avevo e li ho sostituiti con dei bund tedeschi.Sarò pessimista, mi renderanno meno, sarò poco furbo, ma all'invito a sottoscrivere titoli di stato nostri,che sono sicuri perchè sono garantiti dallo stato (di tante idiozie dette questa è sinceramente la più esilarante) reagisco pensando al vecchio detto latino "excusatio non petita, acusatio manifesta". E poi mi fido di più della Merkel

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