Alessandro Berteotti

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lunedì 29 dicembre 2008

Sanzionare, non educare

Ci sono cose che non riesco a spiegarmi nemmeno con l'elasticità che la politica talvolta impone. Ma la politica non è ancora riuscita a cambiare le regole della matematica. Così, se si afferma che fino a novembre 2008 sono state elevate 6.000 contravvenzioni in più rispetto al 2007, significa che, se l'importo minimo di una multa sono 32 euro, dovremmo avere almeno 200.000 euro in più in bilancio. Sembra invece che dai numeri ufficiali abbiamo circa 50.000 euro di maggiori entrate.
Sicuramente ci verrà spiegato anche questo mistero.
Ma al di là di questo, i cittadini che ho incontrato in questi giorni si sono molto lamentati del particolare accanimento che la Polizia Urbana ha tenuto nei giorni precedenti le festività per quanto riguarda le multe (ed in particolare un forte intolleranza ai divieti di sosta). Ad onor del vero, dire che di solito si percepisce questa intolleranza se la contestazione avviene nei nostri confronti, mentre abbiamo la sgradevole sensazione che agli altri vada sempre bene.
Questo pensiero mi dà modo di fare un'altra riflessione su questo argomento: recentemente il Governo ha proposto di portare a 0,2 il limite del tasso alcolemico contenuto nel sangue di chi guida. Personalmente ritengo questo una pura follia. E cerco di spiegare il perchè.
0,2 è un livello talmente basso che basta una birra media bevuta accanto ad un pizza per portare l'occasionale avventore verso la contestazione di una multa quasi sicura; più o meno la stessa cosa con un bicchiere di vino. Ciò significa che una cena in casa di amici, un ultimo dell'anno passato in compagnia o qualsiasi occasione conviviale che comporti un moderato utilizzo di bevande alcooliche comporta un serio rischio per chi si mette al volante di trovarsi di fronte a contestazioni pesanti da parte delle Forze dell'Ordine.
Si rischia seriamente di andare a punire chi ubriaco fradicio di certo non è, ma nemmeno "allegro". Nessuna sanzione aggiuntiva invece per guida sotto l'effetto di droghe (come successo due giorni fa ai cinque giovani di Civitavecchia). Perchè?
Credo che l'effetto crisi unito a questo provvedimento possa creare seri problemi alla ristorazione e al consumo fuori casa. Si rende criminale chi beve anche solo una più che modica quantità di alcool, che sia vino, birra o altro.
Si conferma la linea repressiva del governo di centrodestra. Avevano iniziato con il precedente quando hanno tolto il fumo dai locali pubblici (e su questo sono personalmente d'accordo, ma non lo sono molti altri), appena rieletti hanno eliminato le signore dalle strade, ora si accaniscono contro chi consuma alcolici.
Diventeremo tutti migliori senza bacco, tabacco e Venere? O è solo un modo di cammuffare ben altri problemi che sono in questo momento inarginabili? Si combatte la causa o l'effetto?
Certo, educare e correggere atteggiamenti sbagliati è molto più oneroso e lungo come processo che non incutere paura con sanzioni esemplari... rischia di non produrre effetti immediatamente valutabili, riscontrabili in termini di consenso, dopo che la gente è stata terrorizzata a dovere.

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