Alessandro Berteotti

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sabato 27 dicembre 2008

La neve agli irti colli...

La tregua di Natale è terminata. Messi da parte i buonismi e i buoni propositi natalizi restano solo le tante mezze verità e i tanti problemi messi a nudo in questo periodo.
Provo farne solo un breve elenco, i contenuti li discuteremo in prossimi post: AGESP Servizi, il rimpasto (eterno) di giunta, la chiusura dell'affare Corte dei Conti, la preparazione del bilancio preventivo, il piano urbano del traffico e molte altre.
Ma la notizia di oggi sa davvero di danno oltre la beffa. Parliamo dei Cinque Ponti.
La scorsa notte una piccola bufera di neve ha sparso qualche centimetro di neve e ghiaccio (non più di tre o quattro) sulle strade. Nessun mezzo si è mosso, anche se era la vigilia di Natale i mezzi dovevano essere pronti. Fatto sta che il sottopasso delle meraviglie si è bloccato per il ghiaccio ed il traffico è stato bloccato. Forse si poteva pensare di attrezzare al volo una pista di bob, considerata anche la dimensione della strada.
Lo spettacolo non è stato diverso nel resto della città. Certo, il freddo è stato polare, se tre giorni dopo in periferia si vede ancora parte di quella spolverata di neve. Bianco Natale.
Ma questo non giustifica l'ennesima brutta figura dell'amministrazione. Nessun mezzo pronto ad uscire per spargere sale o sabbia, oppure mezzi spartineve. Nell'occasione della precedente nevicata si era disposto che ogni cittadino provvedesse a liberare lo spazio davanti la propria casa dalla neve; praticamente una dichiarazione di fallimento da parte dell'amministrazione. Seguendo questo ragionamento, prossimamente ogni famiglia dovrà provvedere a manutenere il verde, l'asfalto e il marciapiede davanti a casa; e nel caso si spegnessero i lampioni, a mettere qualche lampada a olio per illuminare la via. Sono ironico, ovviamente, lo preciso perchè non vorrei che qualcuno lo prendesse come un buon suggerimento.
I Cinque Ponti sono l'emblema di questo stato di cose a Busto Arsizio. Un percorso tortuoso e incomprensibile a chiunque abbia il pregio di non capire nulla di viabilità.
Le passerelle ciclabili sono la ciliegina sulla torta. Rubo l'idea ad un amico e faccio una proposta: nel momento in cui tutta la città ride o si vergogna di quell'orribile opera, facciamo una bella operazione di marketing e diciamo al mondo che abbiamo realizzato la pià grande opera d'arte moderna inserita ed integrata in un contesto urbano.
Forse con questa idea riusciremo a salvare almeno le apparenze.

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