Il ministro Brunetta ha emanato la circolare n.7/2008, la quale determina il comportamento della pubblica amministrazione (Decreto legge 112 art.71 - assenze dal servizio dei pubblici dipendenti) nei confronti dei dipendenti pubblici assenteisti: ad essi deve essere richiesta visita fiscale anche per le assenze di un solo giorno.
L’effetto, ripreso con grande attenzione e larga pubblicità dai mezzi di comunicazione, è stata la riduzione di oltre il 30% delle giornate di assenza dei lavoratori pubblici durante il mese di luglio.
Tutto bene? Direi di no.
Premetto che un giro di vite sulle assenze dal lavoro per motivi di salute doveva essere data, prima o poi: a fronte di tanti casi leciti ve ne sono purtroppo anche di illeciti, e sappiamo bene che il senso di responsabilità degli italiani non sempre è così limpido e cristallino.
Però ritengo questo risultato poco significativo in rapporto a quelle che sono le esigenze vere degli utenti della Pubblica Amministrazione, addirittura potrebbe avere un effetto negativo sulla bilancia dell’efficienza complessiva della macchina amministrativa, se da questa decisione dovessero nascere poi elementi peggiorativi per quanto riguarda la valutazione ed i premi di tutti i dipendenti pubblici.
Il cittadino chiede una amministrazione pubblica più efficace e questo si traduce in minore burocrazia, maggiore efficienza e conoscenze da parte di chi opera allo sportello, unite ad una più sensibile attenzione all’utente, sopratutto nei rapporti interpersonali.
Una maggiore presenza fisica del personale non dà nessuna garanzia in merito al miglioramento del livello di servizio della pubblica amministrazione; serve invece una riforma della Pubblica Amministrazione, strutturale ed organizzativa, che comporti una reale maggiore efficienza, a tutti i livelli, del sistema pubblico.
Ho avuto già modo di sottolineare in tempi non sospetti (13 giugno 2008, articolo pubblicato su questo blog http://berteotti.blogspot.com/2008/06/rinviata-fine-anno-la-chiusura-degli.html) la questione che senza una riduzione degli enti inutili non si possono reimmettere energie nel sistema, siano esse tanto economiche quanto umane.
La circolare Brunetta fa leva sull’emotività, ma la razionalità dice altre cose.
Dice, ad esempio, che richiedere una visita fiscale domiciliare per chi lamenta anche solo un giorno di assenza rischia di essere un costo enorme per le pubbliche amministrazioni, che finiranno con l’ignorare questo provvedimento nel giro di poco tempo.
Non interviene invece il DL, nel suo complesso, su quello che è il recupero di efficienza legato all’addestramento delle risorse pubbliche, all’adeguamento delle strutture tecnologiche e sulla possibilità di ammodernare gli Enti Pubblici locali e centrali, di dare banche dati ed informazioni più precise a chi amministra il patrimonio pubblico, per arrivare ad una migliore qualità generale del servizio all’utenza.
La comunicazione mediatica ancora una volta ha dato prova di fermarsi all’aspetto emotivo della notizia, senza scavare, senza cercare di capire i veri contenuti. Basti leggere a tale proposito i tantissimi commenti presenti in internet a questa notizia, reperibili sia su blog che su siti pubblici e privati. Alcuni sono estremamente particolareggiati e ricchi di osservazioni che dovrebbero essere colte proprio dagli organi di stampa.
Il recupero vero di risorse è dato, se non altro, da un minor numero di giornate di lavoro rimborsate dall’ENPDEP, ma il resto è tutto da verificare.
Mi piacerebbe che le Amministrazioni Pubbliche indicassero, oltre al numero di giornate di lavoro recuperate, quante ore di coda in meno abbiano fatto i propri utenti, quante pratiche in più siano state portate a compimento nei tempi attesi, come sia migliorata la qualità dei servizi erogati per un minor numero di reclami/contestazioni.
Se questo avvenisse sarebbe davvero un ottimo risultato.
L’effetto, ripreso con grande attenzione e larga pubblicità dai mezzi di comunicazione, è stata la riduzione di oltre il 30% delle giornate di assenza dei lavoratori pubblici durante il mese di luglio.
Tutto bene? Direi di no.
Premetto che un giro di vite sulle assenze dal lavoro per motivi di salute doveva essere data, prima o poi: a fronte di tanti casi leciti ve ne sono purtroppo anche di illeciti, e sappiamo bene che il senso di responsabilità degli italiani non sempre è così limpido e cristallino.
Però ritengo questo risultato poco significativo in rapporto a quelle che sono le esigenze vere degli utenti della Pubblica Amministrazione, addirittura potrebbe avere un effetto negativo sulla bilancia dell’efficienza complessiva della macchina amministrativa, se da questa decisione dovessero nascere poi elementi peggiorativi per quanto riguarda la valutazione ed i premi di tutti i dipendenti pubblici.
Il cittadino chiede una amministrazione pubblica più efficace e questo si traduce in minore burocrazia, maggiore efficienza e conoscenze da parte di chi opera allo sportello, unite ad una più sensibile attenzione all’utente, sopratutto nei rapporti interpersonali.
Una maggiore presenza fisica del personale non dà nessuna garanzia in merito al miglioramento del livello di servizio della pubblica amministrazione; serve invece una riforma della Pubblica Amministrazione, strutturale ed organizzativa, che comporti una reale maggiore efficienza, a tutti i livelli, del sistema pubblico.
Ho avuto già modo di sottolineare in tempi non sospetti (13 giugno 2008, articolo pubblicato su questo blog http://berteotti.blogspot.com/2008/06/rinviata-fine-anno-la-chiusura-degli.html) la questione che senza una riduzione degli enti inutili non si possono reimmettere energie nel sistema, siano esse tanto economiche quanto umane.
La circolare Brunetta fa leva sull’emotività, ma la razionalità dice altre cose.
Dice, ad esempio, che richiedere una visita fiscale domiciliare per chi lamenta anche solo un giorno di assenza rischia di essere un costo enorme per le pubbliche amministrazioni, che finiranno con l’ignorare questo provvedimento nel giro di poco tempo.
Non interviene invece il DL, nel suo complesso, su quello che è il recupero di efficienza legato all’addestramento delle risorse pubbliche, all’adeguamento delle strutture tecnologiche e sulla possibilità di ammodernare gli Enti Pubblici locali e centrali, di dare banche dati ed informazioni più precise a chi amministra il patrimonio pubblico, per arrivare ad una migliore qualità generale del servizio all’utenza.
La comunicazione mediatica ancora una volta ha dato prova di fermarsi all’aspetto emotivo della notizia, senza scavare, senza cercare di capire i veri contenuti. Basti leggere a tale proposito i tantissimi commenti presenti in internet a questa notizia, reperibili sia su blog che su siti pubblici e privati. Alcuni sono estremamente particolareggiati e ricchi di osservazioni che dovrebbero essere colte proprio dagli organi di stampa.
Il recupero vero di risorse è dato, se non altro, da un minor numero di giornate di lavoro rimborsate dall’ENPDEP, ma il resto è tutto da verificare.
Mi piacerebbe che le Amministrazioni Pubbliche indicassero, oltre al numero di giornate di lavoro recuperate, quante ore di coda in meno abbiano fatto i propri utenti, quante pratiche in più siano state portate a compimento nei tempi attesi, come sia migliorata la qualità dei servizi erogati per un minor numero di reclami/contestazioni.
Se questo avvenisse sarebbe davvero un ottimo risultato.
1 commento:
MALGOVERNO NELLA P:A:in quel di Castelraimondo serve maggiore vigilanza e controllo sul territorio.Dal febbraio 2002 l’amministrazione comunale tiene,illegittimamente demansionato,estromesso,eliminato dall’ufficio il comandante dei vv.uu;(uno dei quattro dipendenti comunali laureati,di ottima condotta morale e civile,incensurato,senza alcun procedimento penale o giudiziario a carico),sostanzialmente senza fare quasi niente,a spese del contribuente.(Vedere sentenza immediatamente esecutiva,in internet,alla voce DEMANSIONAMENTO CAMERINO)
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