Alessandro Berteotti

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mercoledì 27 agosto 2008

La fine del libro di testo

Ogni anno, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre (e quest'anno, causa il ritorno agli esami di riparazione, a maggior ragione) si ripete il rito dei libri di testo per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. Le famiglie devono procurarsi per tempo i libri ed i più accorti attingono alle librerie che permettono lo scambio di testi da una classe all'altra, consentendo un buon risparmio. Chi invece decide di acquistare il nuovo, spesso ha brutte sorperse, sia per i costi che da un'edizione all'altra aumentano spesso senza una evidente ragione, sia per l'esigiutà di molte nuove edizioni, che in realtà sono fatte solo per annullare la precedente versione.
Per i ragazzi, al di là dell'antipatia che diventa pura allergia per molti, i testi rappresentano un peso talora ingente da trasportare ogni giorno avanti e indietro, tanto che alcune scuole hanno predisposto degli spazi per consentire di "parcheggiare" direttamente in aula i libri di testo.
A fronte di queste considerazioni economiche, sociali e mediche, mi chiedo: possibile che non vi sia, con tutta la tecnologia che ci circonda, una soluzione a questi problemi?
Mentre me lo chiedo, guardo lo schermo del mio PC portatile e mi accorgo che ruotandolo di 90 gradi e guardandolo quindi con il lato stretto in alto, esso ha esattamente la dimensione di un foglio A4, un classico foglio di carta bianca, della medesima dimensione della maggior parte dei libri di testo.
Comincio a ragionare e mi dico che se avessi una tastiera sensibile al tatto, i cosiddetti "Touch Screen", togliendo via la tastiera ed utilizzando un po' di grafica, potrei gestire facilmente (cosa che accade ad esempio con i "palmari") dei comandi e leggere agevolmente direttamente dal formato a tutta pagina.
La componentistica permette di avere ormai, in spazi assai ridotti, tutto ciò che serve per gestire sia la parte hardware che software, ad esempio usando la parte retrostante del video per mettere nello spessore di un centimetro tutto ciò che serve per memorizzare centinaia di libri.
Un interruttore per accendere il libro elettronico, ci appare un menù con i testi contenuti e toccando il titolo il libro si apre, pagina per pagina, andando avanti ed indietro toccando gli angoli a destra e sinistra, evitando perfino di fare la fine dei monaci del libro di Eco, "Il nome della rosa". Una o più porte USB sul fianco per dialogare con altri dispositivi, come ad esempio una stampante che potrebbe essere anche collegata senza cavo, in wireless. perchè non tutti riescono a fare a meno della carta...
Per caricare nuovi libri basta una connessione ad un PC o con una qualsiasi supporto magnetico oggi ne esistono davvero tanti. E così avremmo risolto il problema del peso. Il costo dei libri a questo punto dovrà calare di conseguenza, e non si porrebbe più il problema della nuove edizioni.
Utilizzeremmo molta meno carta, solo quella necessaria per stampare gli eserciziari presenti nei testi elettronici. Potremmo perfino pensare di sottolineare e prendere appunti direttamente sui testi, come facciamo oggi. Ed il diario potrebbe diventare elettronico, così come i libretti di comunicazione scuola-famiglia, le assenze, i ritardi...
Resta da definire il costo del contenitore elettronico, ma questo non dovrebbe essere eccessivo, penso che con una produzione ragionevole non dovremmo essere oltre i 200/250 euro. Poi, come tutte le cose, vi saranno anche i modelli superlusso che arriveranno a 1.000 euro...
Volendo le soluzioni ci sono o ci potranno essere. Qualcuno di voi vuole raccogliere questa sfida? Sentiamoci!

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