Alessandro Berteotti

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sabato 15 novembre 2008

Città sicura, ma le nostre case sono a rischio

La domanda era semplice: la nostra città è davvero così sicura? La risposta dei cittadini pervenuta al sondaggio che ho lanciato la scorsa settimana non lascia molti dubbi: più ombre che luci.
E ci sono anche i commenti delle persone che ci danno la sensazione di ciò che accade. Quando un ladro si introduce nella tua casa, ti ruba anche poche cose senza un grande valore, quello che ti dà più fastidio non è il valore del furto in sè, ma il fatto che la tua casa e la tua intimità sia stata violata.
E qui vediamo una cosa che ci fa capire diverse cose.
Se da un lato, a livello nazionale abbiamo una forte pressione sulla sicurezza più orientata al lato sociale, la sicurezza delle strade, la violenza, lo spaccio, lo scippo che accade anche sotto gli occhi indifferenti (e forse questo è il vero dramma) dei passanti, a livello locale si coglie di più l'aspetto intimistico della microcriminalità, il piccolo furto in casa, o dell'auto, delle moto o della bicicletta, la truffa, perfino il raggiro operato telefonicamente da parte di operatori istituzionali.
Messi a confronto questi due dati stridono: se da una parte il livello nazionale spinge a credere che vi sia una continua minaccia della propria sicurezza, il discorso del Sindaco Farioli è teso a dichiarare che le nostre strade, in realtà, sono tranquille e sicure. Eppure la gente ha più paura di ciò che avviene dentro la propria casa o, per meglio dire, delle minacce che in essa si possono concretizzare a causa di aggressioni esterne.
Su questo si dovrà effettuare una riflessione seria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Visto che avevo scritto perchè i ladri sono entrati anche da me, riprendo il discorso.
A livello nazionale il governo alimenta le paure dei cittadini, amplificandole, per poter giustificare una politica dura dell'ordine pubblico(facendoci passare anche episodi come quello del G8 a Genova) e di forte opposizione alla immigrazione, comunitaria, in particolare dalla Romania, e extracomunitaria.(componente lega e an in particolare)
A livello locale il sindaco ha tutto l'interesse a minimizzare il problema per tenere chete le acque di una città che anche troppo cheta lo è di suo. Entrambi gli approcci sono sbagliati per un semplice motivo: perchè sono in malafede.
A proposito di G8, io al tempo lavoravo A Genova, in Piazza De Ferrari al numero 3, a venti metri da Palazzao ducale dove si teneva il summit. Avevo il mio pass già quindici giorni prima dell'evento ed ero così sicuro che sarebbe successo quello che poi è successo che in quei giorni.............me ne andai con mia moglie alle Maldive, tornando quando tutto quello che doveva succedere era successo. Preveggenza, lungimiransa? No, semplicemente conoscenza e giudizio di uomini e cose.

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