Alessandro Berteotti

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mercoledì 19 novembre 2008

Le incompiute del Comune di Busto Arsizio

Filo rosso con quanto scritto ieri. Il Tribunale di Busto Arsizio è stato inaugurato dopo due anni di esercizio, solo per far fare la passerella al Ministro. Forse non solo per questo, ma di certo non ci diranno di più.
Eppure Busto Arsizio, forse più di ogni altra città della provincia (e forse anche d'Italia), vanta un numero incredibile di incompiute. Si tratta di opere annunciate, addirittura presentate in conferenza stampa, ma poi mistorisamente scomparse, dimenticate.
La più antica di tutte è certamente il sottopasso che dovrebbe unire il Sempione al quartiere di Sant'Anna, all'altezza di via dei Sassi. Sono più di 25 anni che esso appare tra le opere in programmazione, eppure ad oggi, tutta una serie di ragioni ne ha impedito la realizzazione. Altre opere invece, anche di maggiore impegno economico e ingegneristico, hanno visto la luce, e cito ad esempio: i Cinque Ponti e le relative passerelle, lo stadio di atletica, i Mulini Marzoli, il Museo del Tessile, Malpensafiere... tutte opere che possono piacere o meno, ma che sono state realizzate.
Proprio la rotonda di via dei Sassi, recentemente deliberata dal consiglio comunale come opera primaria ed urgente, ricordo che fa parte di un intervento integrato e molto ampio, forse il più rilevante in termini economici per la nostra città, assunto due anni fa dall'amministrazione provinciale e che riguarda la realizzazione di 4 rotonde sull'asse del Sempione (oltre alla già citata di via dei Sassi, quella all'altezza della ex Mizar, quella di via Genova e di via valle Olona), della città studi (adiacente alla Ragioneria) e del parco sportivo di Beata Giuliana. In due anni nemmeno un sasso smosso.
Ma andiamo avanti. Sempre in zona Sant'Anna, per compensare l'edificazione di MalpensaFiere, si è deliberato 8 anni or sono di realizzare un grande parco di 600.000 metri quadrati adiacente la fiera, nominato Parco Busto 2000. Da allora le tre amministrazioni comunali che si sono succedute hanno giocato a nascondino. Le aree sono state acquisite solo in parte e per la realizzazione del parco come tale dovranno passare ancora anni e anni.
Arriviamo dunque all'ex Calzaturificio Borri: acquistato nel 2002 per una cifra astronomica, ancora oggi resta una delle incompiute classiche della nostra città. Sono state fatte tante ipotesi, ma nessun impegno preciso. Simile destino per villa Calcaterra, per la quale si sono ipotizzate le cose più fantasiose, e dove pure è stato fatto un consistente intervento ed ora pare che qualcosa si muova. Sempre con estrema lentezza, però.
Per correttezza, ricordo che questa amministrazione ha deciso anche di cancellare alcune opere dichiarate ma mai partite nella realizzazione, come ad esempio la piazza antistante la chiesa di Sant'Edoardo o la sistemazione della piazza Giovanni XXIII.
Ma l'opera più spettacolare che è stata presentata lo scorso anno in pompa magna e di cui oggi si sono perse le tracce è il progetto di teleriscaldamento. Un'opera faraonica che richiederà, in un assetto societario ideale, dai 5 ai 7 anni per essere realizzata, con un intervento che potrebbe cambiare il volto della città. Vista infatti la quantità di strade che verrebbero interessate, si verrebbe a ridisegnare buona parte della viabilità ordinaria. Proprio nel momento in cui si sta parlando di Piano Urbano del Traffico. Ma non preoccupatevi, tanto anche per quest'opera, visti i chiari di luna che si stanno profilando per AGESP, vi sono pochissime probabilità di realizzazione nel breve periodo. Così come il progetto per l'alimentazione ad energia solare della piscina: un lusso che ben difficilmente ci potremo permettere.
Ho sicuramente scordato altri progetti, per riuscire a fare il quadro dettagliato della situazione dovrei andare a ripescare i piani triennali delle opere di 8 o 10 anni fa: ci sarebbe da ridire pensando a quante cose sono state promesse e poi...
Già, ormai questa è una città in cui non serve mantenere la parola data, gli impegni presi, ma unicamente spararle grosse...

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