Il Sindaco di Busto Arsizio afferma che la città è sicura. Voi cosa dite in proposito?
Questo sondaggio vi permette di esprimervi in merito.
Vi sono quattro tipo di affermazione sui quali vi chiedo di riconoscervi:
La città è sicura: nessun dubbio sul fatto che in assoluto la nostra città sia affidabile;
La città è abbastanza sicura: una dichiarazione di affidabilità pur in un clima di timore estraneo al contesto cittadino;
La città non è sicura: la percezione di una città non presidiata, dove solo per caso non accadono eventi gravi;
La città non è per nulla sicura: si raccontano bugie, i problemi ci sono eccome, solo che non vengono denunciati e non vengono resi noti dai media.
Esprimete ora il vostro giudizio.
1 commento:
La città è sicura o no? Stanotte ho avuto la conferma che proprio sicura la città non è. Il palazzo dove abito è stato visitato dai ladri che sono entrati da un mio vicino e da me, in piena notte. Hanno smontato il nottolino e sono entrati; non ce ne siamo accorti. La mattina invece mi sono accorto che dal mio portafoglio mancava il contante. Per fortuna non hanno asportato documenti nè altro. Il danno quindi è stato limitato ma la sgradevole sensazione della nostra privacy violata è forte. Non credo che Busto sia più pericolosa di tante altre città. In molte parti d'Italia e all'estero è peggio; per non parlare degli USA dove tutti o quasi tutti hanno un'arma in casa per difendersi. Continuo pertanto ad essere contrario alle ronde padane ma è evidente che le istituzioni, che ci sono e sono deputate a vigilare sulla nostra sicurezza,. debbono essere potenziate e la legislazione penale con le relative sanzioni deve essere più severa. Il cittadino deve potersi sentire più sicuro e sapere che se gli autori di delitti vengono individuati riceveranno una rapida, giusta ed efficace sanzione .Questa è una equilibrata e matura politica di giustizia e su questi problemi bisognerebbe concenttrare attenzione e risorse. Invece sembra che la priorità sia il "lodo Alfano", ministro che, per inciso, sarà in città il 18 p.v. Non ho personalmente alcuna stima per il ministro che, eterodiretto, dimentica di rappresentare l'istituzione e rappresenta per contro la parte. Siamo proprio, come e più di vent'anni fa, in un paese di nani e ballerine con un capocomico che non perde occasione di far ridere di sè e di noi tutti il mondo intero. E questo che sconforta, più di ogni altra cosa.
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