Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

giovedì 27 novembre 2008

L'elemosina di Natale

Credo sia necessario commentare la notizia che viene riportata oggi dalla stampa circa la "card" offerta ai più bisognosi con 40 euro al mese. Unica condizione per averla è di essere praticamente sotto la soglia di povertà. Questo dovrebbe far riflettere per diverse ragioni.
La prima è che si rischia di buttare 450 milioni di euro dalla finestra senza avere costruito nulla, se non avere dato un "tozzo di pane" a chi lo richiede, riuscendo a dimostrare in qualche modo di essere davvero senza reddito. Chiediamoci anche quanto costerà gestire questa distribuzione di denaro, che qualcuno ha già chiamato elemosina.
Se si volevano investire 450 milioni di euro, perchè non si è pensato di ridistribuire le aliquote IRPEF, magari sgravando tutti i redditi e non solo quelli che appaiono i più indigenti? Mi permetto di dire "appaiono" perchè, non facciamoci illusioni, sappiamo bene che poi ci saranno i soliti furbetti del quartierino che facendo finta di niente si metteranno in coda per avere la loro bella card. Tanto poi, chi controlla e come? Non siamo mica italiani per niente...
Poi questo sembra proprio un bel regalo di Babbo Natale: non è che il 24 dicembre vedremo un nuovo Berlusconi, vestito di rosso con tanto di barba bianca, col sacco sulle spalle, volare nei cieli delle nostre città? No, è troppo anche per me.
In verità io mi preoccupo di tutti coloro che sono troppo orgogliosi e dignitosi e che non andranno mai a chiedere la card. Ma dove la mettiamo la dignità delle persone? Anche solo presentarsi davanti ad uno sportello a chiedere di avere il modulo per richiedere l'elemosina di Stato è un vergogna intollerabile. E sicuramente queste sono le persone che ne avebbero avuto più bisogno.
Dico buttare i soldi dalla finestra perchè così si costringe la gente a due azioni: la prima è di obbligare a spendere quello che viene dato, la seconda è di far abituare inconsciamente i cittadini all'uso di una carta di credito dei poveri. E quando ci si presenterà alla cassa del supermercato per pagare, la cassiera farà finta di non riconscere la carta indigenti? Non è un classificare le persone con questo sistema?
Quindi i 450 milioni servono per alimentare il sistema consumistico, non per fare del bene alle persone socialmente più deboli. Cosa si potrebbe fare con 450 milioni nell'ambito dell'abbattimento sociale della povertà? forse dovrebbero rispondere gli operatori del settore, sicuramente più competenti di me, ma credo che vi siano tante possibilità. Non dimentichiamo che il Nobel dell'economia di due anni fa fu dato ad un indiano che aveva creato il sistema per sostenere la catena della solidarietà economica con chi voleva iniziare un'attività nei paesi del terzo mondo. E le statistiche dicono che nessuna bolla speculativa si è mai verificata in quel settore, mentre sono i nostri operatori immobiliari ad avere generato l'attuale stato di crisi.
Riflettiamo, gente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente. La CARD dei poveri è una misura indecente ma che è in linea con la filosofia del premier e del suo governo. Il cittadino ritorna ad essere suddito che deve ricorrere alla "bontà" del "padrone" per ottenere "l'elemosina". La dignità del singolo e delle famiglie calpestata, la giustizia sociale invece di essere vista in un'ottica di redistribuzione del reddito, concepita come magnanima "concessione dall'alto", il prezzo da pagare per ottenre 480 euro da spendere come vuole il governo e non come vorrebbe il cittadino, il dover ammettere di essere "poveri". Una cosa da voltastomaco che ci fa tornare indietro di secoli

METEO