Alessandro Berteotti

La mia foto
Non ho verità da regalare, solo un pensiero libero, che liberamente lascio al vostro commento

lunedì 30 marzo 2009

Il nuovo reality: l'isola dei politici

Scrive Paul Ginsborg al termine del prologo del libro "La democrazia che non c'è": La Democrazia ha molti nemici in attesa tra le quinte, politici e movimenti per il momento costretti a giocare secondo le sue regole ma il cui intento reale è tutt'altro - populista, di manipolazione mediatica, intollerante e autoritario -. Conquisteranno molto spazio se non riformeremo rapidamente le nostre democrazie. E non c'è ambito in cui questa riforma sia più necessaria che in seno alla stessa Unione Europea.
La dimensione di questa previsione, avvenuta nel 2006, sta avendo proprio in queste ore la sua manifestazione più evidente, con le parole del Premier che chiede maggiori poteri.
Lui sta facendo come ha fatto prima di lui la pubblicità: ogni volta spinge il limite della decenza un po' più in là, con una provocazione sempre maggiore, sempre più incalzante in modo da dare per accettata la provocazione precedente.
Una volta si vedevano signorine con ampie scollature, poi mostravano le coscie nude, poi un gluteo, poi il seno, alla fine le nostre pubblicità sono invase da ragazze completamente nude anche per far vendere colle viniliche.
Lo stesso sta accadendo in politica. Abbiamo un signore che inizia a fare politica per togliersi dai guai giudiziari, sfrutta un'organizzazione massonica e politica preconfezionata che gli permette di arrivare facilmente e velocemente ai vertici del Governo.
Agisce in modo da stravolgere i modelli politici tradizionali e guadagna consensi anche in fasce di popolazione storicamente a lui contrari; nel frattempo i suoi avversari commettono una serie incredibile di errori tattici e strategici, tanto da arrivare stremati e sfiniti fin dall'inizio di qualsiasi competizione elettorale e riescono discretamente solo quando si manifestano nella società i segni del delirio degli antagonisti.
Siamo ormai di fronte ad una mistificazione populista che assume carattere di consenso grazie alla spavalda sicurezza che manifestano i suoi protagonisti, sia di fronte alla crisi mondiale (che pure fuori dall'Italia nessuno nega), sia nei confronti dell'opposizione troppo spesso alla deriva.
Siamo ormai arrivati al fatto che la denuncia di un fatto incontestabile, come quello che il capo del Governo non è candidato credibile in una competizione elettorale europea, venga ribaltato in modo arrogante sollecitando una sfida personale che sa benissimo non potrà essere raccolta.
La sfida della ragione e del diritto contro la ribalderia e lo scherno.
Purtroppo nell'immaginario collettivo ha preso piede questo malcostume, di guardare alla politica come se fosse un reality o una fiction. Guardacaso i principali prodotti che le aziende del nostro Premier mettono nel piatto, pardon, sul video di milioni di cittadini italiani...

1 commento:

Alberto Pirani ha detto...

Ho sempre sostenuto e scritto che Silvio Berlusconi è pericoloso a sè, agli altri e alla democrazia del paese. Il suo programma, che sta lucidamente realizzando a tappe sempre più accelerate, è quello a suo tempo teorizzato da Licio Gelli. Non dimentichiamo che il Premier è stato, tra l'altro, iscritto alla P2. La deriva populista e autoritaria si realizza attraverso l'indebolimento di tutti gli organi di garanzia(Presidente della Repubblica,magistratura, stampa)il controllo assoluto dei parlamentari del PDL, nominati direttamente dal Premier e quindi docili strumenti, il tentativo di deligittimare il ruolo del parlamento, in sintesi la destrutturazione dello stato di diritto che poggia sulla divisione dei poteri. Quello che allibisce è che il tentativo si sta realizzando con il consenso del Vaticano( è di ieri una nota dell'Osservatore Romano elogiativa del PDL e del suo Leader)nel silenzio assoluto dei parlamentari ex dc presenti nella maggioranza, della sinistra alla sinistra del PD.
Uniche voci di dissenso Di Pietro, il PD - che deve recuperare in fretta piena consapevolezza del suo ruolo, tra l'altro, di difesa democratica - La Repubblica e Rai Tre e, bisogna, ammetterlo il Presidente della camera Fini. Poco per contrastare un disegno che sembra avere il consenso consapevole di molti e il consenso inconsapevole di larghe masse popolari. La democrazia è come la salute: la si apprezza quando la si perde. Mi auguro che che non sia necessario averne tragica conferma

METEO