Alessandro Berteotti

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domenica 26 aprile 2009

Una storia vera

Solo un pensiero sul 25 aprile, il giorno dopo: a distanza di 64 anni dalla fine della guerra, ci si ritrova a ricordare l'avvenimento con sempre meno testimoni diretti, mentre chi disprezza il ricordo di questo evento fa di tutto per mistificarne la portata. Ieri ho sentito ragionamenti del tipo: allora dovremmo ricordarci anche di festeggiare le guerre puniche, e credo che il riferimento sia al fatto che ricordando questa data facciamo riferimento ad un'epoca, il 1945, nella quale la gran parte delle persone che oggi fanno la società, non erano ancora nate.
Quasi a voler significare che tutto quello che è successo prima di noi, ciò di cui non abbiamo la conoscenza diretta, sia da mettere in forse, da ridiscutere alla luce dell'esperienza attuale. Credo che costoro non abbiano capito nulla della vita.
Anche ciò che vedono non è altro che una vetrina della vita, oggi ancor più amplificata dalla possibilità di vedere il mondo in diretta, dalle partite di calcio alla guerra in Afghanistan. Il mondo dentro casa, però, può essere anche l'ultima bugia di un mondo ammalato. Un mondo che non guarda più ai valori, che non aspira più ai grandi ideali, ma solo alla ricchezza, al benessere, al potere. Se questo significa cancellare i ricordi, gli errori, le catasatrofi epocali, va bene lo stesso.
Rinneghiamo allora anche l'olocausto, diciamo che dentro i forni crematori non sono mai passati milioni di ebrei, che quelli che sono morti e sono stati trovati nelle fosse dei campi di concentramento erano solo poche centinaia di poveracci che hanno subito la guerra come tanti...
Allora ringraziamo la memoria e la continua testimonianza di Angioletto Castiglioni e di quelli come lui, che ancora ci possono dire che le cose non sono andate così, che la verità era un'altra, che non serve cambiare la storia per migliorare il futuro.
Certe cose sono successe in Italia, la guerra con gli alleati finì il 24 luglio 1943 e da lì in poi è stata guerra di liberazione dai nazifascisti. Ch ha combattuto al fianco dei tedeschi è stato dalla parte sbagliata, come dice De Gregori nella canzone Salò. Oggi siamo con una democrazia abbastanza adulta da riconsocere queste cose senza ansia di vendetta, ma senza inventare una nuova verità.

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