Alessandro Berteotti

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giovedì 9 aprile 2009

La vergogna dei numeri primi

Ancora una volta vorrei parlarvi del terremoto, anche perchè non potremmo fare a meno di ignorare la sofferenza ed i disagi di decine di migliaia di persone che in pochi secondi hanno perso tutto, hanno avuto la loro vita completamente sconvolta come solo una guerra poteva fare fino a qualche decennio fa.
La televisione ci ha fatto vivere "in diretta" questa tragedia, trasferendo dentro le nostre case fin dal primo momento, la paura, l'angoscia, ma anche la speranza che abbiamo vissuto in questi giorni, quasi con una presenza fisica sui luoghi del disastro.
Ebbene la cosa che mi ha fatto più imbestialire in questo periodo, è stato che durante la giornata di martedì il telegiornale di RAIUNO si vantava dei livelli di ascolto raggiunti. L'ho trovato particolarmente sgradevole, totalmente privo di gusto, quasi una speculazione che in quel momento si faceva sulla pelle di chi soffre, la spettacolarizzazione della pietà popolare, con l'aggravante che a fare questo "giochetto" fosse la maggiore rete pubblica italiana.
Mi immagino gli occhi del direttore di rete che ruotano avendo al posto delle pupille il simbolo dell'Euro o del Dollaro, avendo venduto l'anima dell'informazione pubblica al vile denaro. Sempre che qualcun altro non abbia suggerito questo atteggiamento proprio per rendere "antipatica" RAIUNO... a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina!
No signori, non si fa così. Le persone meritano più rispetto, il dramma del terremoto non è uno spettacolo, la nostra civiltà deve imparare a fare a meno di certi avvoltoi che girano per i nostri canali televisivi.
Vergognatevi.

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