In questi giorni si è molto discusso sulla stampa in merito all'interrogazione fatta dal PD circa un conflitto di interessi che esisterebbe tra il ruolo di Presidente ed Amminstratore Delegato di AGESP Servizi, rispettivamente Sergio Bellani e Paola Reguzzoni, entrambi imprenditori nei settori immobiliare ed edile. Visto che all'interrogazione hanno già risposto i diretti interessati, ed in attesa della risposta ufficiale dell'Amministrazione, voglio anch'io dire che ovviamente (ma l'ho già detto) secondo me il conflitto esiste eccome.
Vi sono tutta una serie di ragioni di opportunità che consiglierebbero già ai diretti interessati di ripensare al loro ruolo, senza che questo significhi che si voglia attribuire alcuna preventiva responsabilità agli stessi, nè si voglia insinuare qualsiasi atto di malafede da parte loro.
Di certo però è ora di mettere maggiore attenzione a ciò che avviene nel governo della pubblica amministrazione ed il compito della minoranza è proprio quello di controllare che chi governa lo faccia in modo chiaro, trasparente e disinteressato. Da questo punto di vista Bellani e Reguzzoni dovrebbero ringraziarci, non innervorsirsi e dare risposte stizzite, che semmai contribuiscono a dare segnali di senso opposto.
Non dimentichiamoci che sulla città sono ancora puntati gli occhi della Corte dei Conti, che non ha chiuso le sue indagini con la richiesta di risarcimento ai dipendenti comunali, ma ha ancora altri punti su cui sta indagnado: un conflitto anche veniale potrebbe, in questo momento, apparire meno veniale.
Oggi leggo che l'area di via Einaudi, da tempo parcheggio libero ma sterrato e luogo in pessime condizioni, sul quale l'Amministrazione aveva progettato una sistemazione a parcheggio da quasi mezzo milione di euro, sia stata bocciata dai vertici di AGESP Servizi e proposta la costruzione di un parcheggio sotterraneo qualora vi fosse il via libera per l'edificazione sull'area.
Ricordo che in prossimità si trova dell'area delle Nord per cui il consiglio comunale ha espresso il proprio parere favorevole per un rilevante intervento edilizio, ormai ben noto in città. Ruotando lo sguardo nell'intorno dell'area si vedono gru ed altri interventi edilizi in atto, in una città che oggi ha già oltre 2.000 appartamenti sfitti. Molte nuove costruzioni sono occupate in maniera parziale, alcune anche da anni.
Ma restano ancora una volta estranei a questi discorsi sia la definizione del PGT, il Piano di Governo del Territorio, nuovo strumento urbanistico che sostituisce il vecchio piano regolatore, sia soprattutto il PUT, il mitico Piano Urbano del Traffico, di cui ormai abbiamo smesso di contare gli annunci di un imminente avvio ed ogni volta da uno studio all'altro facciamo passare talmente tanto tempo che il precedente non ha più senso.
Dal giugno dello scorso anno il PUT era prossimo, tanto che avevamo visto gli studi. Ma ad oggi, 10 mesi dopo, non ne abbiamo più sentito parlare. Desaparecido, svanito.
Ecco perchè assume ancora meno senso la disquisizione se sia meglio il parcheggio o il fabbricato: di fatto si ignora completamente la questione del "cosa serve al cittadino", mentre le due massime cariche di AGESP Servizi toccano solo la questione economica. Forse perchè ben sanno che quello dei soldi è l'unico idioma che tutti i bustocchi comprendono bene.
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