Alessandro Berteotti

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giovedì 30 aprile 2009

La moglie del Cavaliere dimezzato

Permettetemi oggi di fare qualche considerazione sul gossip politico. In particolare mi riferisco alle imbarazzanti dichiarazioni della signora Veronica Berlusconi, la quale ha da qualche tempo iniziato una personale tiritera sulle questioni familiari che la portano talora a dichiarare peste e corna del marito (vere o presunte), tranne poi farsi fotografare mano nella mano non appena la situazione lo richiede.
Visto che non siamo in America, dove lo spirito puritano ha fatto saltare la candidatura anche più solida quando si sono cominciate a vedere in giro alcune indiscrezioni (ricordate Clinton con la stagista? Se la cavò solo perchè era a fine mandato, altrimenti l'avrebbero pure cacciato da Presidente!), agli italiani sapere che la signora Veronica sia allergica alle candidate "veline" che si fanno vedere troppo "intime" del marito, penso che non possa fregare di meno.
Dal punto di vista politico, invece, mi hanno fatto venire i brividi le dichiarazioni rilasciate in video dal Presidente Berlusconi, il quale ha dichiarato che nel corso dei comizi "farà dire" alle tre bellissime ed intelligentissime candidate alcune cose, e poi le "lascerà parlare".
Credo che tutti abbiano sentito, ma forse non tutti hanno capito il valore delle parole dette. Il plagio è evidente, ma Silvio non se ne cura, anzi. Se qualcuno gli dovesse far presente (ammesso che non l'abbiano già fatto) il peso di quanto affermato, dirà che hanno capito male, che hanno travisato le sue parole, che lui non ha mai detto questo.
Franceschini ha detto una cosa sacrosanta: cosa ne sa lui delle donne? Lui conosce un certo tipo di donna, delle donne che lavorano, che sono casalinghe, che sono maltrattate, abbandonate, violentate, delle madri che sono sole, delle donne disoccupate, lui cosa ne sa, tranne dire loro di sposare un uomo ricco?
Se gli italiani avessero la voglia di capire queste cose, non avrebbero un uomo così come Presidente del Consiglio, che interpreta la politica come un affare privato o, al limite, da condividere con qualche amicone (ricordate la figura al G20, dove per farsi ammirare cambiava posto per la foto ufficiale, si tirava in punta di piedi e poi chiamava "Mister Obama!", facendosi redarguire nientemeno che dalla Regina Elisabetta?).
I giornali internazionali quando parlano di lui è per raccontare delle sue scempiaggini pubbliche o private: che figura ci fa così l'Italia tutta? Ma certo, non leggiamo nemmeno quelli nazionali di giornali, figurarsi se ci curiamo di cosa dicono all'estero. I miei colleghi internazionali, quando ci sentiamo, soprattutto quelli con cui ho più confidenza, ogni tanto mi prendono in giro con la storia del nostro "mezzo Presidente", o come qualcuno lo apostrofa, il nostro "Lord Farquaad", il personaggio del primo Shrek. Che vergogna!

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