Alessandro Berteotti

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mercoledì 27 maggio 2009

L'Europa critica molto duramente Berlusconi

L'Europa intera attacca Berlusconi, non più solo qualche giornale di centrosinistra. Oggi, per chi ha la possbilità di leggere qualcosa nel mondo della stampa libera e indipendente, ci sono pesanti attacchi contro il nostro Premier che, naturalmente, in Italia viene difesa da una cortina impenetrabile di omertà e silenzio.
Tutto va bene, alle domande basta non rispondere; ma non viviamo più nell'era dell'oscurantismo conservatore e sebbene oggi si stia assistendo a fenomeni di analfabetismo di ritorno (si tratta di milioni di persone!) anche nel nostro avanzatissimo paese, a qualcuno la curiosità e l'intelligenza rimane per capire da solo come stanno le cose.
Così accade che due grandi giornali inglesi, il Financial Times e l'Independent, usino oggi la medesima espressione parlando del Premier: Silvio Berlusconi "non è chiaramente un altro Mussolini" e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, "ma è un pericolo per l'Italia e un maligno esempio". Perchè? Secondo il Finacial Times per il modo con cui tratta la stampa ed in particolare Repubblica, il quotidiano che ha posto 10 domande a Berlusconi (come fanno tutti i maggiori giornali in Europa con personaggi pubblici), ricevendo in cambio l'accusa che queste sono viziate da un pregiudizio politico; per "come ha attacato i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell'avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall'essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto".
L'Indipendent invece ricostruisce la storia recente di Berlusconi ed avvicina il caso Noemi al Watergate di Nixon, anch'esso nato da un piccolo fatto di cronaca, apparentemente insignificante.
La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, "non è triviale". Vivere in Italia oggi è "come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio".
Ma sono solo questi giornali a parlare del caso? Niente affatto.
Nei giorni scorsi sono apparsi due editoriali molto critici sul Times (conservatore) e sul Guardian (laburista) di Londra, sempre molto critici nei confronti del Premier italiano, e altrettanto lo sono i giornali del resto d'Europa.
In Spagna, oggi spara a zero "El Pais", "ABC News" riporta le disavventure con Noemi sul proprio blog; la Reuters riporta la notizia dell'attacco della Chiesa cattolica a Berlusconi e sempre su questo fatto scrivono sia "Die Welt", tedesco, che "El Clarin" argentino.
Ormai l'affare ha una dimensione mondiale, anche se da noi, tranne qualche chiara presa di posizione di giornali come Famiglia Cristiana, per il resto si fa finta solo di fare cronaca.
Con qualche giornalista che arriva a chiedersi perchè parlare di un fatto personale del Premier quando esistono problemi più gravi che affliggono la nostra società: esattamente per questo!
Malgrado tutti i problemi e le disgrazie che affliggono il popolo italiano, colui che ci governa è troppo impegnato in affari personali per dedicare la necessaria attenzione al paese. Per molto meno, in un paese civile, lo avrebbero già cacciato.

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