E' stato presentato ieri sera il primo passo del Piano Urbano del Traffico (PUT). Si tratta solo dei primi risultati delle analisi che la società TAU, incaricata dal Comune, ha voluto ieri sera condividere con i membri consiliari.
Il PUT è uno dei documenti per i quali mi batto con più convinzione. La legge prevede che questo piano venga rivisto ogni due anni per adattarsi alle necessità di mobilità che la città presenta. Dal 1996 siamo in attesa di avere la nuova stesura e, di ritardo in ritardo, siamo arrivati all'evento di ieri. Ma non facciamoci illusioni: ci vorranno ancora mesi per vederne i risultati e forse anni per completare gli interventi.
Limitandoci quindi a quanto presentato, i rilievi dimostrano che in città entrano oltre 13.000 auto al giorno (il 15% in più rispetto a 4 anni fa), che i parcheggi sono aumentati (soprattutto quelli a pagamento), ma che non bastano per le necessità, in particolare al mattino (scuole e pendolarismo pesano notevolmente).
Gi incidenti sono apparentemente stabili come numero, ma la sensazione è che questa rilevazione sia parziale e priva di molti riferimenti (rilievi della sola polizia urbana, mancano Polizia e Carabinieri e non ci sono i tanti piccoli incidenti che non vengono rilevati). Caso emblematico il Sempione, passato da 4 a 18 incidenti nel giro di 4 anni; inoltre manca un'analisi della gravità degli incidenti.
Un aspetto di critica da parte dei consiglieri presenti è stata la viabilità intorno all'Ospedale, piazza Solaro e Via Formazza in testa, sia per la pericolosità degli attraversamenti pedonali, che per la sosta dei bus di città. Legato a questo aspetto, è mancato un riferimento al peso e alla dimensione della circolazione dei mezzi pubblici in città, visto anche la necessità di coordinare l'attività del PUT a quello del piano della mobilità dei mezzi pubblici predisposto dalla provincia di Varese.
Sempre su questo tema, è stato sollevato il problema della viabilità in relazione alle città nostre vicine, tema da me ampiamente toccato nei post dei giorni precedenti, e che le rilevazioni presentate in linea di massima confermano e, in qualche modo, amplificano.
Ora partiranno le osservazioni: singoli cittadini, associazioni, sindacati, enti, privati e politici potranno dire la loro per contribuire a rendere migliore la viabilità e la sicurezza delle nostre strade.
Il PUT è uno dei documenti per i quali mi batto con più convinzione. La legge prevede che questo piano venga rivisto ogni due anni per adattarsi alle necessità di mobilità che la città presenta. Dal 1996 siamo in attesa di avere la nuova stesura e, di ritardo in ritardo, siamo arrivati all'evento di ieri. Ma non facciamoci illusioni: ci vorranno ancora mesi per vederne i risultati e forse anni per completare gli interventi.
Limitandoci quindi a quanto presentato, i rilievi dimostrano che in città entrano oltre 13.000 auto al giorno (il 15% in più rispetto a 4 anni fa), che i parcheggi sono aumentati (soprattutto quelli a pagamento), ma che non bastano per le necessità, in particolare al mattino (scuole e pendolarismo pesano notevolmente).
Gi incidenti sono apparentemente stabili come numero, ma la sensazione è che questa rilevazione sia parziale e priva di molti riferimenti (rilievi della sola polizia urbana, mancano Polizia e Carabinieri e non ci sono i tanti piccoli incidenti che non vengono rilevati). Caso emblematico il Sempione, passato da 4 a 18 incidenti nel giro di 4 anni; inoltre manca un'analisi della gravità degli incidenti.
Un aspetto di critica da parte dei consiglieri presenti è stata la viabilità intorno all'Ospedale, piazza Solaro e Via Formazza in testa, sia per la pericolosità degli attraversamenti pedonali, che per la sosta dei bus di città. Legato a questo aspetto, è mancato un riferimento al peso e alla dimensione della circolazione dei mezzi pubblici in città, visto anche la necessità di coordinare l'attività del PUT a quello del piano della mobilità dei mezzi pubblici predisposto dalla provincia di Varese.
Sempre su questo tema, è stato sollevato il problema della viabilità in relazione alle città nostre vicine, tema da me ampiamente toccato nei post dei giorni precedenti, e che le rilevazioni presentate in linea di massima confermano e, in qualche modo, amplificano.
Ora partiranno le osservazioni: singoli cittadini, associazioni, sindacati, enti, privati e politici potranno dire la loro per contribuire a rendere migliore la viabilità e la sicurezza delle nostre strade.
Ma di certo sarà un percorso lungo e difficile, visto come la cosa è stata gestita fino ad oggi.
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