Nel consiglio comunale vi sono molte persone che, pur non essendo della mia stessa idea politica, considero amici o quanto meno persone perbene. Le rispetto e le apprezzo anche fuori dal palazzo comunale, senza alcun bisogno di mascherare questa mia amicizia.
Nle passato vi sono stati altri consiglieri che hanno goduto e continuano a godere della mia stima. Oggi vorrei ricordarne due, che hanno storie diverse.
Il primo è Ernesto Allodi, entrato con me in consiglio comunale nel 1997 tra le file della Lega. Con Ernesto ho condiviso anni di adolescenza e la prima giovinezza, giocondo con lui a calcio nella squadra del quartiere, la mitica "Folgore", che però nulla aveva di politico.
Il secondo è il dottor Anzini, già capogruppo della Lega nell'ultima legislatura. Con lui condivido il quartire, la messa domenicale, ma soprattutto condividiamo l'amicizia vera e profonda della nostre figlie, Milena e Debora. Sono particolarmente lieto di questo fatto e spero che esse possano restare amiche per sempre.
Con questo voglio solo dire che se la passione politica divide, l'intelligenza e la razionalità non possono mettere delle barriere che vadano a ledere il rapporto personale ed umano. Ci sono ancora valori che possono aiutare a capire che non è inasprendo i toni di una battaglia politica che si avrà più o meno ragione.
Spero questo lo possano capire anche a Roma.
Nle passato vi sono stati altri consiglieri che hanno goduto e continuano a godere della mia stima. Oggi vorrei ricordarne due, che hanno storie diverse.
Il primo è Ernesto Allodi, entrato con me in consiglio comunale nel 1997 tra le file della Lega. Con Ernesto ho condiviso anni di adolescenza e la prima giovinezza, giocondo con lui a calcio nella squadra del quartiere, la mitica "Folgore", che però nulla aveva di politico.
Il secondo è il dottor Anzini, già capogruppo della Lega nell'ultima legislatura. Con lui condivido il quartire, la messa domenicale, ma soprattutto condividiamo l'amicizia vera e profonda della nostre figlie, Milena e Debora. Sono particolarmente lieto di questo fatto e spero che esse possano restare amiche per sempre.
Con questo voglio solo dire che se la passione politica divide, l'intelligenza e la razionalità non possono mettere delle barriere che vadano a ledere il rapporto personale ed umano. Ci sono ancora valori che possono aiutare a capire che non è inasprendo i toni di una battaglia politica che si avrà più o meno ragione.
Spero questo lo possano capire anche a Roma.
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